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116

CASSI BILE

I. Cenno topografico.

Il fiume Cassibile, il KuxvnccQic dei Greci, sbocca
a mare una ventina di chilometri al Sud di Siracusa,
dopo aver attraversata col suo corso superiore e medio
la Cava Grande, grandiosa gola della lunghezza di
circa dieci chilometri, serrata tutta ai lati da balze
che raggiungono da 3 fino a 450 m. di altezza. Là
dove il fiume esce dalle strette del monte, per attra-
versare, in una incisione di alluvioni antichissime, la
breve pianura della costa, esso è fiancheggiato da due
poderosi speroni di roccia, denominati, quello a destra
Monte d'oro,.col Cugno del Capitano, quello a sinistra
Cugno la Mola; ed altri speroni minori, formando
un margine dentellato all'altopiano sovrastante, con-
tinuano verso Nord con vari nomi fino al Cozzo Spineta
alto m. 245. Il fronte di tutti questi speroni montani,
formati da roccie brulle e denudate, è occupato da
alcune centinaia di sepolcri siculi, distribuiti in gruppi
e gruppetti, il maggior numero dei quali si addensa
attorno al Cozzo Spineta e poi al Cugno Zagarìa.
Altri sepolcri si trovano su ambo i declivi nell' ultimo

tratto della gola di Cava Grande, ed altri dentro ai
piccoli e poco profondi valloni che intercedono fra
uno sperone e l'altro. Abbiamo quindi una vastissima
necropoli, che forma quasi una fascia sepolcrale a
mezza costa del monte, dove la roccia è più forte, e
che spinge qualche suo gruppo più in su, fino alle
roccie più elevate ; io non esagero portando al numero
di circa 2000 codesti sepolcri, per cui la necropoli
di Cassibile viene seconda, in ordine a grandezza, a
quella di Pantalica, la maggiore dell' isola (').

Posta a breve distanza dal mare (un 4 chil.) e
dalla grande arteria stradale che in tutti i secoli
corse lungo la spiaggia, essa sfuggì alle osservazioni e
ricerche dei dotti, per cui, a diversità di Pantalica,

(') Una veduta d'insieme della parte principale di essa si
ha nella splendida pubblicazione Aus dem classischen Sùden
(Liibeck 1896), tav. 89, la quale riassume le impressioni del
viaggio, eseguito sotto la direzione di P. von Duhn, dai filo-
logi badesi nella primavera del 1896; in quella occasione io
guidai quei signori ad ammirare la necropoli di Cassibile, la
quale, sebbene posta a pochi chilometri dalla ferrovia, era sco-
nosciuta; lo Schfitensack ne scrisse anche qualche cenno nel
testo (pag. 40) dell' o. e, ma errò attribuendola al III periodo.
 
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