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DELLE PROVINCIE OCCIDENTALI DI CRETA
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3. Grande parallelepipedo in pietra bigia giacente
nella località <ftòv ^ccqaxa presso IlaXaióxaGTQo (ne-
cropoli occidentale). Alt. m. 0,51; largh. 1.39; pro-
fondità almeno 0,45. Alt. delle lettere, a e b 0,03;
c 0,01. Ecco la figura della pietra. L'epigramma tro-
vasi nel rettangolo segnato a destra:
OEATENIAAZ
n AZI NOii
A I T I M E I A
nien
Dell' epigramma abbiamo preso copia e calco tanto L. 2. Illegibile la prima, dubbia la seconda let-
il prof. F. Halbherr quanto io. Tuttavia restano an- tera. Sotto il MOY della linea precedente Halbherr
cora incertezze nella lettura: legge T£A. L. 3. Dubbie le tre prime lettere. Dopo il
T II) N finale è rotta la pietra. Possono mancare o non
mancare lettere. L. 5. La settima lettera pare X, ma
non è ben leggibile.
a Osaysvióag HaGivòw.
b Ahlfisia Hi'do).
Ho letto sicuramente il nome Alxi^ia ; ma la
sua formazione non mi è cbiara. Il nome IltOog anche
nella iscriz. pubblicata da Myres, Mera, cit., 183 seg.
Quanto a c si riconosce chiaramente che è un epi-
gramma in esametri e pentametri e che nulla manca
a' suoi quattro distici. Ecco un parziale tentativo di
restituzione in cui mi ha cortesemente coadiuvato il
prof. G. Praccaroli. Una completa restituzione è resa
quasi impossibile dalla negligenza dello scalpellino e
Monumenti antichi — Vol. XI.
dalla inettitudine del poeta, che non è riuscita a na-
scondersi sotto i sonanti epiteti epici, (SccQvuXyrjg,
óaxQVxccQìjc, etc.
"ErXav xcà noXé^iov {SctQvaX(y)scc ... J.......
(iCHv\£iv~],....... [t }òv dovQi(3a\Q\ji x~\àficcTo\y
xaXwg avTi<xx]u)r,|Ttqoyóvtov xXéog £(g)%ov a/nsi\_vov]\
5. óó£av s'x(c»)v, mvvràv è'^oxcc <r\cog)Qoffvrav.
nqoGipiXèg àvvffàfjiav iv natQiói 7iàq noXnqvmv
xvóog à IIcc\<Sivóov, %eTvs, Qsayevidctc.
\o.sìSs\(is óaxQV%aoi]<; AàBag vnsós^a\\ro xev6/x[[vj]d)v,
àXX' ccqstcc...................
Al v. 1-2 il prof. Praccaroli congettura fiuQvaXyé'
uiaav ìwxkv, che corrisponde abbastanza ai resti delle
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DELLE PROVINCIE OCCIDENTALI DI CRETA
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3. Grande parallelepipedo in pietra bigia giacente
nella località <ftòv ^ccqaxa presso IlaXaióxaGTQo (ne-
cropoli occidentale). Alt. m. 0,51; largh. 1.39; pro-
fondità almeno 0,45. Alt. delle lettere, a e b 0,03;
c 0,01. Ecco la figura della pietra. L'epigramma tro-
vasi nel rettangolo segnato a destra:
OEATENIAAZ
n AZI NOii
A I T I M E I A
nien
Dell' epigramma abbiamo preso copia e calco tanto L. 2. Illegibile la prima, dubbia la seconda let-
il prof. F. Halbherr quanto io. Tuttavia restano an- tera. Sotto il MOY della linea precedente Halbherr
cora incertezze nella lettura: legge T£A. L. 3. Dubbie le tre prime lettere. Dopo il
T II) N finale è rotta la pietra. Possono mancare o non
mancare lettere. L. 5. La settima lettera pare X, ma
non è ben leggibile.
a Osaysvióag HaGivòw.
b Ahlfisia Hi'do).
Ho letto sicuramente il nome Alxi^ia ; ma la
sua formazione non mi è cbiara. Il nome IltOog anche
nella iscriz. pubblicata da Myres, Mera, cit., 183 seg.
Quanto a c si riconosce chiaramente che è un epi-
gramma in esametri e pentametri e che nulla manca
a' suoi quattro distici. Ecco un parziale tentativo di
restituzione in cui mi ha cortesemente coadiuvato il
prof. G. Praccaroli. Una completa restituzione è resa
quasi impossibile dalla negligenza dello scalpellino e
Monumenti antichi — Vol. XI.
dalla inettitudine del poeta, che non è riuscita a na-
scondersi sotto i sonanti epiteti epici, (SccQvuXyrjg,
óaxQVxccQìjc, etc.
"ErXav xcà noXé^iov {SctQvaX(y)scc ... J.......
(iCHv\£iv~],....... [t }òv dovQi(3a\Q\ji x~\àficcTo\y
xaXwg avTi<xx]u)r,|Ttqoyóvtov xXéog £(g)%ov a/nsi\_vov]\
5. óó£av s'x(c»)v, mvvràv è'^oxcc <r\cog)Qoffvrav.
nqoGipiXèg àvvffàfjiav iv natQiói 7iàq noXnqvmv
xvóog à IIcc\<Sivóov, %eTvs, Qsayevidctc.
\o.sìSs\(is óaxQV%aoi]<; AàBag vnsós^a\\ro xev6/x[[vj]d)v,
àXX' ccqstcc...................
Al v. 1-2 il prof. Praccaroli congettura fiuQvaXyé'
uiaav ìwxkv, che corrisponde abbastanza ai resti delle
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