Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
29

SCOPERTI AD MAGHI A TRIAIÌA PRESSO PHAESTOS

30

zionale tra le lineari. A me pare che le linee 1 e 2
vadano da sinistra a destra, ma 1' ultima — quasi tutta
composta di numeri — sembra realmente retrograda.
Da tutto l'insieme si direbbe che la tavoletta del pa-
lazzo rappresenti lo stadio più antico nella serie li-
neare festia.

Le targhette discoidali, di un diametro che varia
fra 17 e 25 mm. e uno spessore da 4 a 9 mm.,
contengono piccole iscrizioni di una sola linea. Due
sono contromarcate sul verso. Le riproduco qui alle
figure 12-14 e 15, 16, a circa il doppio del vero
e nella Tav. IV ai nn. 5, 6, 7, 8 e 9 in grandezza
naturale dalla fotografia ('). L'orlo è impresso a
più riprese, sullo spessore, con un sigillo o galopetra
avente rappresentanze di rami o d'altri motivi vege-
tali eguali o simili a quelli del sigillo che diamo alla
liti. I, n. 2 della Tav. V. È probabilmente un' altra
marca di controllo. Ma a quale uso fossero adibite
queste cretule, non è facile dire. Forse erano poste in
recipienti o scrigni insieme con oggetti, a cui la scritta
si riferisce. Una eguale con due linee di caratteri, e
parimenti contrassegnata con un sigillo sullo spessore
dell'orlo, fu trovata dal signor Hogarth negli scavi
di Zakro

§ 5. — La stanza dei sigilli.

Il pozzo di saggio scavato sull' orlo della rampa,
verso l'angolo nord-ovest dell'anticamera del megaron,
è penetrato in un locale di forma e dimensioni non
ancora ben accertate, pieno dei materiali di una stanza
del piano superiore, minata probabilmente durante l'in-
cendio della villa. In questo piccolo spazio e a poca
profondità furono ricuperati, mediante il vaglio della
terra, più di quattrocentocinquanta sigilli o cretule,
portanti l'impressione d'un anello, d'una gemma o
d'una galopetra, e, salvo poche eccezioni, contras-
segnati con una lettera o un nesso della scrittura li-
neare micenea, inciso alla punta prima della cottura.

(') Nel fotografarlo per la tavola si sono dovute disporre
in varie direzioni, onde in tutte la scrittura fosse, per quanto
è possibile, illuminata.

(2) Animai of the British School at Athens, VII, p. 133
e Journal of IMI. ò'tud. XXII (1902), p. 89.

Sono piccoli nuclei d'argilla molto fina impastata colle
dita a forma di rozza piramiduccia triangolare o di
cono tronco o di mandorla o ghianda missile (figg. 17-
20), bucati da una parte in modo da dar passaggio
ad uno spago o ad un fascette di fibre vegetali, forse
papiracee, di cui servivano ad assicurare il nodo o le
estremità raggomitolate, precisamente come fanno le
bolle di cera nei nostri vecchi documenti, o le moderne

Fig. 17-20. - Sigilli in argilla.

impiombature delle merci. Alle figure 21 e 22 si
danno due cretule frammentarie, nelle quali per entro
la rottura si vede la cavità con le vestigia di tali
nodi od intrecci. Alcune, ma in piccolissimo numero,
hanno una forma schiacciata, ed auzichè contenere un
nodo nell' interno, erano applicate, alla maniera dei
nostri suggelli in ceralacca, sopra un oggetto sul quale
fermavano dei filamenti. Le ligure 23 e 24 rappresen-
tano il rovescio di due di queste cretule mostranti le
piccole solcature lasciate dai fili, su cui erano appic-
cicate.

Sigilli simili sono usciti dal palazzo di Knossos
e dagli scavi fatti da Miss Boyd a Gournià sull'istmo
 
Annotationen