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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 13.1903

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Pellegrini, Giuseppe: Tombe greche arcaiche: e tomba greco-sannitica a tholos della necropoli di Cuma
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https://doi.org/10.11588/diglit.9310#0123
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229

TOMBE GRECHE ARCAICHE ECC.

230

cui la nostra fibula si collega strettamente a certe
altre dell'Etruria aventi la parte estrema dell'arco,
fra la molla e l'ardiglione, rivestita di una laminella
d'argento o di elettro (')• La fibula a pometti, spe-
cialmente, nella sua forma più semplice, talvolta a
bastoncelli, è comune nell'Italia centrale compreso il

Fio. 8. i:i

Bolognese (2), ed anche in Sicilia (3), in depositi per
lo più dell'Vili e VII sec. a. C. Qualche esemplare
si ebbe anche in Grecia, per esempio ad Olimpia (4).

il rigonfio più alto dell'arco è decorato lateralmente
da due dischetti o rotelle anziché di pometti, e gli
altri due rigonfi più bassi finiscono in piccole pro-
tuberanze acuminate. Sono inoltre più piccole ed il
principio dell'ardiglione è fiancheggiato da due riccetti
o volute. La lega d'oro è bassissima ; il colore del
metallo, scuro opaco con leggerissimi riflessi aurei in
superficie. Una delle fibule si rinvenne schiacciata e
mancante della punta dell'ardiglione e della staffa.
Lunghezza massima m. 0,095 (cfr. fig. 8).

Anche queste fibule offrono alcune particolarità
che le distinguono dal tipo ordinario. Specialmente
notevoli sono le due grandi e sottili rotelle che de-
corano la parte serpeggiante dell'arco. Per molti ris-
petti gli esemplari dimani possono riguardarsi come
lo sviluppo di un tipo che si trova già a Villanova (').
Molto simile è un esemplare in bronzo trovato a Sala
Consiliua e che presenta anche i due riccetti laterali

Fig. 9.

1:1

A Suessola, in istrati paralleli a quelli di Clima,
oltre la forma più semplice e comune (5), se ne ha
una caratteristica coi pometti allungati a ghianda (6),
che appare anche in altre località dell' Italia meri-
dionale ("), nel Sannio (8), ecc.

II-1II. Paio di fibule d'argento misto a pochissimo
oro. Sono di schema analogo alla precedente, senonchè

(») Cfr. Karo. in Milani, Studi e Mat. I, pp. 240-41,
figg. 2-3 a.

(2) Cfr. Gsell, Fouilles dans la nérr. de Vulci, p. 407;
Marchesetti, Necr. di S. Lucia, p. 248 segg. ; Montelius, Ci-
vilis. prim., I, n. 242 segg.

(3) Orsi, Bull, di Paletti, it, 1894, p. 60; 1890, p. 36 seg.
(<) Furtwangler, Olympia, IV, tav. 21, nn. 357-58.

<s) Róm. Mitili., 1887, p. 251, nn. 14-15.
(«) L. e, n. 13.

C) A Piedimonte d'Alife: Ann. /st., 1884, p. 239a; nel
Molise: Stigliano, Mus. di Campobasso, nn. 1071-72; in Ca-
labria: Lindensehmidt Sohrr, Rùm. Central Museum in Mainz,
tav. 25, 3-4.

(8) Ad Alfedena: Mariani, Mon. ant., X, p. 311, fig. 52 e
nota 1.

all'ardiglione nonché un altro, pure di bronzo,
trovato in Italia ed ora nel Museo di Copenhagen (3),
e quello di elettro della tomba cornetana del Guer-
riero {*). Similissimo doveva pure essere un esemplare
eneo rinvenuto nella necropoli di Piedimonte d'Alife (5),
ed un altro frammentario raccolto in Olimpia (6).

1V-V. Paio di fibule d'argento con pochissimo oro,
ad arco serpeggiante e a rigonfi come gli esemplari
precedenti, senonchè il rigonfio centrale più alto è
munito di due pometti e gli altri due più in basso
di lunghi spunzoni (cfr. fig. 9). Manca inoltre la
molla, la quale è rappresentata da un bastoncello o
cannoncino vuoto posto per traverso all'arco. La parte

(') Montelius, Civilis. prim., I, A, 256.
(*) Notizie 1897, p. 165, fig. 14.

(3) Montelius, Civilis. prim., I, A, 257.

(4) Mon. ined., X, tav. 10 b, n. 8.

(5) Dressel, Ann. /st., 1884, tav. d'agg. P, 3.

(6) Furtwangler, Olympia, IV, tav. 21, n. 355.
 
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