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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 13.1903

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Pellegrini, Giuseppe: Tombe greche arcaiche: e tomba greco-sannitica a tholos della necropoli di Cuma
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https://doi.org/10.11588/diglit.9310#0128
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239

TOMBE GRECHE ARCAICHE ECC.

240

fig. 13, insieme coi frammenti di altri oggetti che
vi si sono rappresi. Il tubo è provvisto di una specie
di anello chiuso fra due cerchi e decorato con treccie,
filetti semplici e torti a fune, alternati e disposti a
zonette. L'oggetto, a cui appar-
tenevano i detti frammenti, non
mi risulta chiaro (').

XI. Tubetto frammentario
di elettro bassissimo rafforzato
da due cerchielli e chiuso da
un lato da una laminella piatta.
Apparteneva verosimilmente
alla bocca di un balsamario a
palla, da portarsi appeso ad
una collana, come vari esem-
plari raccolti intorno al tumulo
della Pietrera a Vetulonia (2).

XII. Frammentino di sfoglia
d'oro, guasto dall' azione del fuoco. È decorato con
figurine di ocherelle, rosette a otto petali e con un

Fig. 13.

1:1

tino informe di elettro bassissimo fatto di due lami-
nette insieme congiunte, forse il sesto degli stìngi man-
canti alla fibula fig. 10, reso irriconoscibile dall'azione
del fuoco di rogo.

Fig. 15. 1:1

XIV. Ossuario emisferico in argento, quasi intatto,
con coperchio leggermente convesso, fissato al corpo
del vaso mediante due chiodetti a larga capocchia
tonda. Riprodotto alla nostra fig. 16. Alt. m. 0,185;
diam. m. 0,26.

Fig. 14. 1:1

Fig. 16. c. 1:4

ornato a swastika meandrata : solito patrimonio delle
forme decorative del periodo così detto d'arte greco-
orientalizzante. Riprodotto in grandezza naturale alla
fig. 14.

XIII. Pendaglietto d' oro a ghianda, con appicca-
gnolo ritorto a riccio (fig. 15), forse del genere di
quelli trovati a Vetulonia ed in altre parti d'Etru-
ria (3), a Cipro ecc., e che erano destinati a contenere
essenze odorose. Si trovò saldato con esso un ogget-

(') A Vetulonia (Karo, in Milani, Studi e Materiali, II,
p. 98 sgg., figg. 50-52), esistono dei braccialetti circolari che
hanno le estremità infilate in un anello di riporto che serviva
nello stesso tempo a rinsaldarle. Forse qui potrebbe pensarsi
ad un oggetto analogo, di forma non perfettamente circolare
ma schiacciato orizzontalmente da una parte, a mo' di maniglia.

(2J Karo, Studi e Materiali, II, p. 131 sgg., figg. 123-25.

(3) Cf. Studi e Materiali, II, p. 120, specialmente fig. 20.

Due altri ossuari d'argento affatto identici al pre-
cedente, ma alquanto più piccoli e sciupati, furono tro-
vati dallo Stevens ne'suoi scavi di Clima (!) e fanno
attualmente parte della collezione dallo stesso ven-
duta al Museo Nazionale di Napoli. Un terzo esem-
plare, pure Stevens, ricordato dal Von Duhn (2) ed ora
andato disperso, offriva nel mezzo del coperchio la
particolarità di un incavo bucherellato « evidentemente
allo scopo di far penetrare libazioni fin nelle ceneri ».
Ora è notevole che un recipiente affatto identico di
argento, con piccolo coperchio a passatoio, fu raccolto
anche nella tomba Bernardini di Preneste. Con esso
si trovò associato un ram aiolo o simpulo pure di ar-

C1) Menzionati anche dal Von Duhn, Delineazione ecc. in
Riv. di St. aut., I, 3, p. 55, nota 12.
(2) Loc. cit.
 
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