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VASI GRECI DELLA SICILIA

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posto le sue creazioni della figura di Athena (special-
mente quella della Parthenos) ai pittori vasai. Il tipo,
ora abbastanza noto e molto studiato ('), lo vediamo
già adattato a rappresentare Athena, per parlare dei

ma quella caratteristica espressione di pensiero e di
sentimento, per cui distinguevasi, anche nell' arte po-
steriore della seconda metà del quinto e in quella del
quarto secolo (Athena di Monaco, Pallade di Velletri,

Fio. 11.

(Dal cratere di Camarina).

monumenti maggiori, nella metopa d'Olimpia con He-
rakles che netta le stalle d'Augias (2) e nella statua
del Museo delle Terme (3). Però nella metopa la Dea
ha l'elmo attico, e la statua del Museo delle Terme
è acefala: laddove nel rilievo dell'Acropoli non solo
abbiamo 1' aspetto esterno più omogeneo e completo,

(') Cfr. per gli ultimi studi in proposito e per la biblio-
grafia, Joubin, La sculpturc grecque entre les r/uerres méd. ecc.,
p. 169 sgg.

(2) Ausgrab. von Olymp., IP, 26 A.

(3) Helbig, Fùhrer, II2, n. 1070.

ecc.), questo tipo di Athena ('): — espressione che ha
senza dubbio saputo conservare l'umile pittore del
nostro vaso. Il rilievo dell'Acropoli, sulla cui cro-
nologia s'è tanto discusso (2), io lo credo pertinente

(') Cfr. Furtwiingler, Meistenr. p. 26 e n. 2 ; e Beschreib.
der Glyptothck, n. 23. Non possono, naturalmente, aver pieno
valore le precedenti osservazioni dello stesso A. in Roscher,
Lexikon d. Mythol, I, 1, 701.

(2) Puoi trovare le diverse opinioni in proposito, nello studio
del Lechat, nei Monum. Piot, III, p. 21 sg. Cfr. anche Joubin,
o. c. p. 196 sgg.
 
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