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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 14.1904 (1905)

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Savignoni, Luigi: Scavi della missione italiana a Phaestos 1902-1903: rapporto preliminare
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https://doi.org/10.11588/diglit.9311#0263
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NELLA NECROPOLI DI PHAESTOS

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Essa, come pure la maggior parte delle tombe ternate con strati di terra battuta e terminate da una

vicine, consta di una camera a volta preceduta da un più lunga (m. 1,11) che fa quasi da architrave; la metà

lungo corridoio o dromos (figg. 3 e 4), tanto questo che superiore invece, che si dovette poi demolire per le esi-

quella tagliati nella roccia tenera. Il corridoio che fu genze dello scavo, era formata di sassi irregolari fram-

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Fig. 3. — Una delle tombe (n. 9) veduta di fuori dopo lo scavo.

trovato in ottime condizioni, è a pareti inclinate e col
pavimento alquanto discendente verso la camera. È
lungo m. 9, largo al principio m. 1,57, alla fine
m. 1,76. Qui si trova l'ingresso della camera ester-
namente fiancheggiato da due ante o stipiti, che sono
rilevati dalla roccia insieme coi loro zoccoli lisci e
sono inclinati verso l'alto in modo da dare all'aper-
tura intermedia una forma di trapezio; e trapezoi-
dale è pure la pianta dell'apertura (lunga m. 1,
larga rispettivamente m. 0,75 e 0,95) essendo i suoi
fianchi tagliati a sghembo verso l'interno della ca-
mera (v. fig. 4). L'ingresso di questa, come di consueto
nelle tombe somiglianti, fu trovato chiuso da un dia-
framma fatto di pietre e di terra, ma con costruzione
non omogenea. Nella metà inferiore le pietre, abba-
stanza squadrate, sono disposte in file orizzontali ai-

misti a terra e messi in fretta senza un esatto raccordo
con la parte sottostante, di guisa che quella nell' in-
terno sporgeva di qualche centimetro su questa, e vice-
versa nell'esterno. Il che accusa una costruzione non
contemporanea delle due parti ; ed è naturale pensare
che, mentre l'inferiore rappresenta la prima od almeno
una più antica chiusura, la superiore, posticcia, corri-
sponda all' ultima deposizione avvenuta in questa
tomba, la quale, essendo evidentemente una tomba di
famiglia, dovette essere riaperta più volte, come ap-
presso vedremo, per deporvi successivamente i resti
mortali di parecchi individui.

Le figure 3 e 5 rappresentano, di fuori e di dentro,
l'ingresso così come fu lasciato alla fine dello scavo,
cioè colla sola parte inferiore rimasta intatta del dia-
framma. Col franamento della volta della camera erano
 
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