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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 14.1904 (1905)

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Savignoni, Luigi: Scavi della missione italiana a Phaestos 1902-1903: rapporto preliminare
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https://doi.org/10.11588/diglit.9311#0270
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SCAVI E SCOPERTE

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oro, congiunto e ribattuto sul dorso del cerchio, e di
una terza lamella, frammentata, sul castone. Su questo
è eseguita ad incavo, come nella lamella fìg. 9 ma
con minore precisione, la figura di un grifone acco-
vacciato, con muso puntuto, orecchi lunghi e dritti,
ala alzata; nel campo un ramoscello (fìg. 12). È chiaro

l'umidità, in modo che si è potuta ricomporre soltanto
una filza molto limitata. Oltre a ciò si raccolsero tre
chicchi amigdaloidi di corniola, di cui il più grande
(lungh. 27 mm.) è riprodotto alla fìg. 14 (').

In conclusione la tomba ora descritta riproduce
nella sua costruzione il tipo cretese-miceneo regola-

Fig. 13. — Collana di pietre dure e di pasta colorata. 1:1

che qui si ha, come spesso, un anello fatto soltanto
per uso funebre.

La fossa mediana era, come ho notato di già, chiusa
da tre lastre, grosse circa 8 cm., poggianti sopra una
risega di circa 10 cm. di altezza. È di forma tra-
pezoidale con un lato curvilineo, ed è molto piccola
(lunga m. 1,15, colla risega m. 1,36; larga m. 0,61,
colla risega m. 0,86). Vi si trovarono infatti i resti
molto consunti di uno scheletro di bambina, come
era provato dai denti e dagli ornamenti, che consi-
stevano soltanto in una o più collane di non grande
valore. I chicchi erano sparpagliati e impastati colla
terra che vi era penetrata in seguito alla caduta
della volta che aveva anche fracassato le lastre e
sconvolto il deposito della fossa. Tra la terra, accu-
ratamente frugata ed anche vagliata, si poterono rac-
cogliere e riunire (v. fig. 13) parecchi dei chicchi e
cioè tre globetti di ametista, otto globetti poco re-
golari e alquanto schiacciati di corniola, alcuni chicchi
di pasta bruna con variegature oblunghe bianche, e
molti altri a foggia di anellini di pasta giallastra pic-
colissimi (meno di 2 mm. di diametro). Moltissimi
di questi erano spezzati o ridotti in pessimo stato dal-

mentare. Come risulta dalle osservazioni fatte du-
rante lo scavo, la tomba stessa servì a parecchi sep-
pellimenti successivi, che causarono la riapertura di
una parte almeno del diaframma dell' ingresso e che

Fig. 14. — Chicco di corniola per collana. 1:1

apportarono di conseguenza anche delle considerevoli
modificazioni tanto nella struttura dell'interno quanto
nella disposizione dei resti umani e della suppellettile
funebre. Fu infatti tagliata in gran parte la banchina
destra per dare luogo ad una fossa destinata a rice-

(') S'intende che la fìg. 13 rappresenta non la ricomposi-
zione esatta della collana ma solo la riunione dei ciucchi inte-
gralmente conservati. Anzi non e improbabile che fossero due
collane e che i minuti anellini, numerosissimi, ne formassero una
da soli. All'una o all'altra dovettero appartenere anche i tre
chicchi amigdaloidi.
 
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