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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 14.1904 (1905)

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Savignoni, Luigi: Scavi della missione italiana a Phaestos 1902-1903: rapporto preliminare
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https://doi.org/10.11588/diglit.9311#0271
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NELLA. NECROPOLI DI PHAESTOS

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vere un cadavere, e sopra questa, riempita di terra,
fu deposto, iu uno strato superiore, uno e forse anche
duo cadaveri. Viceversa la parte conservata di questa
medesima banchina ci dimostra che anche quella di
sinistra doveva raggiungere colla sua estremità occi-
dentale la parete fronteggiante l'ingresso, e che fu
tagliata per dar posto ad un altro cadavere, del quale
infatti il cranio fu trovato sulla linea di prolunga-
mento della banchina, ed altre ossa presso la parete
predetta. I resti umani trovati sparsi sulle banchine
e sul pavimento accennano ad almeno otto individui
sepolti in questa camera sepolcrale ; di guisa che, com-
presi quelli delle due fosse, la tomba accolse almeno
dieci individui. Delle deposizioni, le più antiche sono
forse quelle sulla banchina sinistra, lo più recenti
quella sopra la fossa destra e forse anche l'altra im-
mediatamente avanti la porta.

Sorprendente certamente è lo scompiglio delle cose
nella camera sepolcrale, tanto che durante lo scavo
ci si presentò l'idea di una violazione perpretata nel-
l'antichità. Ma tale scompiglio o rimaneggiamento, che
non è raro in tombe collettive e di lungo uso('), si
spiega anche con due altre cause; l'ima il franamento
della volta, l'altra gli spostamenti fatti a vantaggio
dei seppellimenti successivi, in occasione dei quali le
ossa preesistenti saranno state rimosse ed aggrup-
pate e gli oggetti parte riuniti a quelli, parte spez-
zati a caso o con intenzione rituale, e parte forse anche
sottratti, poiché bisogna riflettere che vi dovettero en-
trare più di una volta dei servi o degli operai per farvi,
come abbiamo visto, dei lavori richiedenti un tempo
abbastanza lungo.

Tutto ciò spiega bene come p. es. di un solo vaso
di pietra si siano trovati frammenti sparsi in più punti
e persino a profondità diverse. Ed alla stessa causa
può attribuirsi anche in parte la relativa scarsezza
degli oggetti preziosi in confronto di quelli rinvenuti
nelle altre tombe della stessa collina; sebbene anche
tra queste, come vedremo, vi fossero talune, la cui
relativa povertà contrasta colla ricchezza di altre.

Non mancano tuttavia oggetti di valore, come le
due pietre incise, l'anello di oro, la lamella d'oro colla

figura del toro, la collana della bambina ; e di questi
qualcuno si seguala anche per un non comune pregio
artistico. Poco importanti sono invece i vasi, sia di
pietra sia di terracotta, anche per lo stato miserevole
in cui si trovarono ridotti. In ogni modo anche questa
è una tomba signorile, che così per la sua architet-
tura come per la suppellettile contenutavi sta bene
in mezzo alle altre tombe, che in quella medesima
collina servirono di ultima dimora a parecchie per-
sone della classe degli ottimati e che ora passiamo a
studiare.

B). Le altre tombe. — Oltre gli schemi visibili
nella pianta generale (tìg. 1), ho stimato opportuno
presentare qui iu una scala più grande la pianta di
quelle che diversificano in qualche modo dallo schema
rappresentato dalla tomba finora descritta. Esse si tro-
vano tutte, ad eccezione della 14a, sul versante sud-est
delle collina. S'intende che i disegni (') le rappresen-
tano tali quali noi le trovammo nel giugno dopo pa-
recchi mesi da che erano state aperte e danneggiate
dalle pioggie invernali. Così per quanto riguarda gli
oggetti rinvenuti in ciascuna, mancandomi il giornale
dello scavo e non avendo trovato nel Museo di Candia
gli oggetti distinti per tombe, io non posso fare altro
che valermi delle brevissime e incomplete indicazioni,
che furono pubblicate nel giornale cit. sopra a p. 503
e che diconsi estratte da un rapporto ufficiale.

La prima tomba (n. 1) ha una camera di pianta
tondeggiante preceduta da un corridoio (figg. 15 e 16),
ma nè è esattamente circolare, come al solito le tombe
di questo tipo, nè ellissoidale come la già descritta,
ed ha poi l'ingresso da sud. Il fianco meridionale in-
sieme coll'adiacente lato del corridoio è completamente
sparito, e l'altezza massima delle pareti rimaste in
piedi non supera i m. 1,25. La camera era certamente
a tholos, come s'induce dalla curvatura accennata
già nella parte più bassa della parete. Adiacente al
fianco settentrionale è un letto o banchina di pietre,
che trovai manomesse in parte. Tale banchina è lunga
m. 3,30, larga 1,65, alta 0,25; e l'asse maggiore
della camera è di m. 6,05, il minore di 5,45. Era

(') Cfr. ]). es. alcune tombe di Micene, 'K(frj/t. <ìp/. 1888,
p. 131 seg; Perrot-Chipies, VI, p. 566.

(') Così questi come quasi tutti gli altri che qui pub-
blico (ad eccezione cioè dello figure 50, 51, 96, 97, dovute al
sig. E, Gilliéron) sono opera accurata di Enrico Stefani.
 
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