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PRESSO TIMMARI NEI, MATERANO
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T. 233**. Ossuario senza manichi, sufficientemente
cotto, di sagoma biconica con ampia apertura alla
bocca e rotto da una parte. Alt. m. 0,24; circonf.
m. 0,73. Conteneva i residui della cremazione ed era
coperto di ciotola capovolta in frammenti che fu re-
staurata (fig. 61); e sopra questa gravava una pie-
tra d'arenaria tondeggiante del diam. di m. 0,30-0,33.
La stelo stava a m. 0,14 sopra il piano di posa
del cinerario e misurava m. 0,40 di altezza; m. 0,49
di larghezza e m. 0,07 di spessore.
T. 234**. Ossuario con residui della cremazione,
riprodotto a Mg. 37 (restaurato). Alt. m. 0,225-0,245 ;
circonf. m. 0,788. Ne era coperchio una ciotola capo-
volta ben conservata, la quale si è pubblicata con la
fig. 72. Aderiva sul fondo della ciotola una pietra
collocata in piano; e la stele alta m. 0,20, larga
m. 0,28 e spessa m. 0,09 stava distante di m. 0,20
dal centro dell'urna, posando a m. 0,33 superiormente
al piano di collocamento d'essa.
T. 235 (Museo Preistorico di Roma: num. d'inv.
66858-9). Ossuario di terra bianchiccia assai simile
per la forma al num. 212: le anse orizzontali sono
rotte e mancanti. Della ciotola-coperchio si hanno
molti frammenti che non ricompongono l'intero. Alt.
senza coperchio m. 0,22; diam. della bocca m. 0,165;
diam. mass. m. 0,722.
Dentro il vaso e superiormente al deposito delle
ossa cremate si è rinvenuto un frammento di filo di
bronzo (num. del detto inventano 66860).
T. 236. Urna sprovvista di manichi, mancante
della parte superiore e senza avanzi della cremazione :
non si trovarono indizi neppure del coperchio : a m. 0,25
dal piano ove essa posava, ergevasi la stelo con le
dimensioni di m. 0,45 X 0,50 di base X 0,09 di
spessore.
La fig. 19 rappresenta uno schizzo dal vero di
cinque tombe dalla 237 alla 241 : dello rispettive urne
quella solo del sepolcro 238, sprovvista di anse e con-
tenente ossa cremate (alt. m. 0,26; circonf. m. 0,82),
è rimasta nel Museo di Matera, le altre sono conser-
vate a Taranto, delle quali la 241 (restaurata), ad
anse orizzontali asportate e coperta di ciotola mani-
cata in frammenti con tre bitorzoli intorno all' orlo,
non racchiudeva residui di cremazione; la 237, umetta
con impostature del manico verticale a nastro sulla
maggiore ampiezza del ventre, era coperta di una
ciotola carenata in alto (fig. 67) e conteneva ossa
combuste; le 239 e 240 notevoli, perchè la prima si
trovò sepolta al di sopra della seconda (vedi anche
fig. 20) : l'umetta 239 andò in frantumi ed aveva
dietro di se una pietra messa di coltello nella terra,
e fra le ossa bruciate si rinvenne una fibula enea che
ha subito l'azione del fuoco, con l'arco distorto a
fettuccia massiccia che si arrotonda e porta tre costo-
lature verso la piccolissima staffa e l'occhiello; una
grossa perla sferica perforata di pasta vitrea verde
cupo con tre macchie lenticolari biancastre ad occhio;
tre perlacee di pasta vitrea ad anellino in celeste cupo:
1' urna 240 con manico verticale asportato e con scarsi
avanzi della ciotola-coperchio al di sopra della quale
giaceva un sasso informe, aveva poche ossa combuste
e, fra queste, due frammenti di bronzo, l'uno del-
l'occhiello con parte di ardiglione, l'altro dell'arco
a bastoncello tondo, appartenenti a fibule ad arco
semplice. Le stele si rastremavano in alto arcuandosi
nella sommità e raggiungendo un' altezza totale in
media di circa m. 0,70, della qual misura parte ri-
maneva sepolta fra la terra e cioè fino a dove era
collocata la pietra in piano di chiusura della bocca
di seppellimento ; mentre che la parte superiore della
stele doveva essere visibile allo scoperto: così, per
esempio, nella tomba 238 sopra il coperchio dell' urna
aderiva la pietra di chiusura; la stele delle dimen-
sioni di m. 0,69 X 0,45 X 0,06 era conficcata nel
terreno per m. 0,23 fino a dove si accostava la pietra
di chiusura, rimanendo scoperta e visibile in alto per
m. 0,46.
T. 242. Urna con due anse orizzontali spezzate e
mancanti, frammentata alla pancia ed al collo: cadde
in rottami: conteneva ossa umane cremate ed era
coperta di ciotola capovolta, pure offesa e rotta, la
quale aveva avuto il manico asportato ed era munito
presso il labbro di piccoli bitorzoletti; al di sopra
di tale coperchio fittile giaceva una pietra informe
(fig. 20).
T. 243**. Urna privata delle due anse orizzontali
e frammentata: era piena di sola terra o mancava
del coperchio : al di sopra del fittile stava invece una
pietra in piano di m. 0,33 X 0,19 X 0,05 e un'altra
pietra informe stava di fianco (fig. 20).
T. 244*. Umetta a manichi orizzontali asportati ;
andò in pezzi, ma si è potuta restaurare e presenta
PRESSO TIMMARI NEI, MATERANO
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T. 233**. Ossuario senza manichi, sufficientemente
cotto, di sagoma biconica con ampia apertura alla
bocca e rotto da una parte. Alt. m. 0,24; circonf.
m. 0,73. Conteneva i residui della cremazione ed era
coperto di ciotola capovolta in frammenti che fu re-
staurata (fig. 61); e sopra questa gravava una pie-
tra d'arenaria tondeggiante del diam. di m. 0,30-0,33.
La stelo stava a m. 0,14 sopra il piano di posa
del cinerario e misurava m. 0,40 di altezza; m. 0,49
di larghezza e m. 0,07 di spessore.
T. 234**. Ossuario con residui della cremazione,
riprodotto a Mg. 37 (restaurato). Alt. m. 0,225-0,245 ;
circonf. m. 0,788. Ne era coperchio una ciotola capo-
volta ben conservata, la quale si è pubblicata con la
fig. 72. Aderiva sul fondo della ciotola una pietra
collocata in piano; e la stele alta m. 0,20, larga
m. 0,28 e spessa m. 0,09 stava distante di m. 0,20
dal centro dell'urna, posando a m. 0,33 superiormente
al piano di collocamento d'essa.
T. 235 (Museo Preistorico di Roma: num. d'inv.
66858-9). Ossuario di terra bianchiccia assai simile
per la forma al num. 212: le anse orizzontali sono
rotte e mancanti. Della ciotola-coperchio si hanno
molti frammenti che non ricompongono l'intero. Alt.
senza coperchio m. 0,22; diam. della bocca m. 0,165;
diam. mass. m. 0,722.
Dentro il vaso e superiormente al deposito delle
ossa cremate si è rinvenuto un frammento di filo di
bronzo (num. del detto inventano 66860).
T. 236. Urna sprovvista di manichi, mancante
della parte superiore e senza avanzi della cremazione :
non si trovarono indizi neppure del coperchio : a m. 0,25
dal piano ove essa posava, ergevasi la stelo con le
dimensioni di m. 0,45 X 0,50 di base X 0,09 di
spessore.
La fig. 19 rappresenta uno schizzo dal vero di
cinque tombe dalla 237 alla 241 : dello rispettive urne
quella solo del sepolcro 238, sprovvista di anse e con-
tenente ossa cremate (alt. m. 0,26; circonf. m. 0,82),
è rimasta nel Museo di Matera, le altre sono conser-
vate a Taranto, delle quali la 241 (restaurata), ad
anse orizzontali asportate e coperta di ciotola mani-
cata in frammenti con tre bitorzoli intorno all' orlo,
non racchiudeva residui di cremazione; la 237, umetta
con impostature del manico verticale a nastro sulla
maggiore ampiezza del ventre, era coperta di una
ciotola carenata in alto (fig. 67) e conteneva ossa
combuste; le 239 e 240 notevoli, perchè la prima si
trovò sepolta al di sopra della seconda (vedi anche
fig. 20) : l'umetta 239 andò in frantumi ed aveva
dietro di se una pietra messa di coltello nella terra,
e fra le ossa bruciate si rinvenne una fibula enea che
ha subito l'azione del fuoco, con l'arco distorto a
fettuccia massiccia che si arrotonda e porta tre costo-
lature verso la piccolissima staffa e l'occhiello; una
grossa perla sferica perforata di pasta vitrea verde
cupo con tre macchie lenticolari biancastre ad occhio;
tre perlacee di pasta vitrea ad anellino in celeste cupo:
1' urna 240 con manico verticale asportato e con scarsi
avanzi della ciotola-coperchio al di sopra della quale
giaceva un sasso informe, aveva poche ossa combuste
e, fra queste, due frammenti di bronzo, l'uno del-
l'occhiello con parte di ardiglione, l'altro dell'arco
a bastoncello tondo, appartenenti a fibule ad arco
semplice. Le stele si rastremavano in alto arcuandosi
nella sommità e raggiungendo un' altezza totale in
media di circa m. 0,70, della qual misura parte ri-
maneva sepolta fra la terra e cioè fino a dove era
collocata la pietra in piano di chiusura della bocca
di seppellimento ; mentre che la parte superiore della
stele doveva essere visibile allo scoperto: così, per
esempio, nella tomba 238 sopra il coperchio dell' urna
aderiva la pietra di chiusura; la stele delle dimen-
sioni di m. 0,69 X 0,45 X 0,06 era conficcata nel
terreno per m. 0,23 fino a dove si accostava la pietra
di chiusura, rimanendo scoperta e visibile in alto per
m. 0,46.
T. 242. Urna con due anse orizzontali spezzate e
mancanti, frammentata alla pancia ed al collo: cadde
in rottami: conteneva ossa umane cremate ed era
coperta di ciotola capovolta, pure offesa e rotta, la
quale aveva avuto il manico asportato ed era munito
presso il labbro di piccoli bitorzoletti; al di sopra
di tale coperchio fittile giaceva una pietra informe
(fig. 20).
T. 243**. Urna privata delle due anse orizzontali
e frammentata: era piena di sola terra o mancava
del coperchio : al di sopra del fittile stava invece una
pietra in piano di m. 0,33 X 0,19 X 0,05 e un'altra
pietra informe stava di fianco (fig. 20).
T. 244*. Umetta a manichi orizzontali asportati ;
andò in pezzi, ma si è potuta restaurare e presenta