Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 16.1906

DOI Artikel:
Paribeni, Roberto: Necropoli del territorio Capenate
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.9313#0219
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
117

necropom del territorio capenate

418

remota (') c la eleganza loro, la leggerezza, il buon gusto
nella forma e nella ornamentazione par così semplice
e sobria rivelano un'abilità venuta dal lungo magistero.
L'oggetto incontrò certo grandissimo favore in Italia,
ne è prova la sua relativa frequenza, e il numero no-
tevoledelle riproduzioni in impasto (2) (fìg. 34).

La tazza coi leoni di t. XVI (tav. I) è il più
bell'oggetto di bronzo dato dai nostri scavi. Non ha
a che fare con quella serie celeberrima di coppe di
bronzo, d'argento e di elettro, che si estende dalle
rive dell'Eufrate e del Nilo fino alle sponde del Tir-
reno, comprendendo un esemplare della necropoli te-
bana (:ì), i numerosi saggi del palazzo di Sargon a

(') Halbherr e Orsi, Bronzi dell'antro ideo, in Mut. hai.,
II, atlante, tav. XII-8. Giustamente il Milani riconosce altrettante
ciotole baccellate nella decorazione periferica dello scudo ideo
dell'aquila, cfr. Studi e materiali, I. ]>. 13.

(') Cfr. lo nostre di t. LX, n. 19; BXXV, n. 4; LXXVI,
n. 4; LXXXIV. n. 3; 17 e nella collezione di fi. Paolo, p. 370;
altre a Vetulonia: Montelius, Civilisation primitive, tav. 195,
fìg. 13; Vulci: Montelius, ibid., tav. 258, figg. 14,15, 17, nel
territorio falisco: Mon. Lincei, IV, p. 257 ; a Pitigliano : Not.
scavi 1898, p. 444 ; Jahrbuch des Inst., 1900, p. 167, fìg. 21-4 etc.

(3J Von Bissing, in Jahrbruch des Inst. 1898, p. 28, tav. II.

Nimrod (l), le tre bellissime dell'antro ideo (2), quelle
del Varvakeion e di Olimpia ( '), di Delfi (4), di Cipro (5),
le carotane e le prenestine (°). Tutte queste sono assai
più appiattite, decorate perciò, in modo che il rilievo
appaia nella parte intorna e non nella esterna, e pre-
sentano scene minute e complesse. La nostra tazza ha

!

una decorazione più semplice e più larga, che richiama
però ad una fonte orientale così, come quella delle
coppe su accennate. Ed invero esempì di tazze pro-
fonde coi rilievi dalla parte esterna non mancano nello
regioni dell'Eufrate (7) e si trovano con una decorazione
di sapore orientale anche in Italia (8). La nostra più forse

(') Layard, Mon. ofNineveh, II, tav. 57-G8; Perrot-Chipiez,
ffist de l'Art, II, p. 735.

(2) Halbherr e Orsi, in Mus. Hai., II, atlante, tav. VI e VII.
(3J Furtwangler, in Olympia, IV Die Bronzen, tav. LII,
C) Fouilles de Delphes, voi. V, tav. XVIII-XX.

(5) Von Bissing, in Jahrbuch des Inst. 1898, p. 35 ; Perrot-
Chipiez, Hist. de l'Art, III, fig. 546.

(6) Montelius, Civ.primit., tav. 335, nn. 2 e 3; 338, nn. 1,
2, 3, 5.

(') Layard, Monuments of Nineveh, serie II, tav. 68.
(9J Nella tomba P,egulini-Galassi, Montelius, Civ. primit-,
tav. 338, n. 4; in quella Bernardini di Palestrita, ibid., tav.
 
Annotationen