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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 20.1910

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Gàbrici, Ettore: Necropoli di età ellenistica: a Teano dei Sidicini
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https://doi.org/10.11588/diglit.9319#0018
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19 NECROPOLI DI

nici con la relativa altezza delle pareti interne delle
tombe. La struttura è semplicissima ed ha poca va-
rietà nell'associazione delle modanature. Per lo svi-
luppo delle singole parti la cornice assume un carat-
tere peculiare; non si direbbe etnisca, perchè più cor-
retta e proporzionata ('), ma neppure ha la castiga-
tezza della cornice greca.

D'ordinario l'altezza delle pareti è il doppio della
larghezza della tomba al di sotto dello zoccolo; la
cornice si sviluppa in proporzione dell'altezza. Sulla
faccia superiore della cornice veniva tracciato un solco,
che serviva da incastro alle lastre della copertura.
La tomba è quasi sempre disposta in direzione di
est-ovest, e raramente di nord-sud. Le due aperture
triangolari tra il lato superiore delle pareti minori
e le lastre della copertura venivano chiuse con due
altre lastre a guisa di timpano. Così conformata la
dimora del defunto, ha l'aspetto di una piccola ca-
mera rettangolare con copertura a tetto o, come suol
dirsi, a schiena, non diversa da quella che aveva
abitata vivente.

Le tombe più ricche presentano talvolta decora-
zioni a colori sulla cornice e sui timpani. I colori ado-
perati sono il minio, il giallo, il nero seppia, l'azzurro;
i motivi sono semplicissimi, cioè il meandro a onde,
l'ovulo, la palmetta, che, staccatasi dalla sua origi-
naria forma semplice, mostrasi nella struttura com-
plessa che ha nell'arte etnisca e nella ceramica cam-
pana ed apula.

Il tipo di queste tombe, che si ripete con tenacia
in centinaia di casi, costituisce una nota di singola-
rità, che merita l'attenzione dell'archeologo. Le tombe
dimane del periodo sannitico hanno bensì la mede-
sima struttura architettonica delle tombe teanesi, con
cornice semplicissima e copertura a tetto; ma le
nicchie laterali mancano del tutto. Lo Stevens rin-
venne a Cuma alcune tombe con due nicchie laterali,
ma assai differenti da queste per la struttura (2). I
precedenti storici di questo tipo teanese bisogna cer-
carli nell'Etruria meridionale e nel Lazio. A Narce,
a Veio, a Civitella S. Paolo si sono scoperti, in questi

(') Per profili di cornici etnische, consulta Martha, L'Art
étrusque, p. 170, fìg. 139; Dennis, Cities and cemeteries of
Etruria*, I, pp. 186, 203, 216, 386, II, p. 15.

(a) Not. d. scavi, 1883, tav. IV C.

ETÀ ELLENISTICA 2()

ultimi tempi, sepolcri a fossa con un solo loculo la-
terale, entro cui stava depositata tutta o in parte la
suppellettile ceramica. Quelle tombe sono molto an-
tiche ed ordinariamente il loculo è chiuso da una o
più pietre. A Narce si ritrovarono pure pozzetti con
ripostiglio laterale protetto da una pietra. Le tombe
di Teano rappresentano una evoluzione di questo tipo
originario dell'Etruria meridionale (').

Le genti sepolte in questa necropoli conoscevano
un unico rito, quello della inumazione. Il cadavere
veniva composto nel sepolcro, vestito degli abiti o av-
volto in un funebre lenzuolo. Assai di frequente l'os-
sido del bronzo o i depositi calcarei sulle pareti dei
vasi recano gli avanzi o l'impronta di un tessuto, sul
quale furono deposti; in certe tombe si rinvennero
parti di un tessuto a refe alquanto doppio (T. 62).
In dosso al cadavere, vestito degli abiti, collocavansi
gli oggetti di ornamento personale, quali fibule, col-
lane, anelli, armille, ed attorno ad esso qualche vaso,
a preferenza la hydria; nelle tombe degli uomini
trovasi spesso la cuspide di lancia di ferro. Il re-
stante vasellame, in alcune tombe numeroso, trovava
posto in una o più nicchie laterali; e nelle coppe e
nei piatti non di rado si rinvengono gli avanzi delle
dapi che i pietosi superstiti apprestavano ai defunti,
come provano le lische delle tombe 53, 58 e gli ossi
di pollo della tomba 59.

Per dare un concetto preciso delle tombe, di cui
trattasi, farò seguire la descrizione di alcune fra le
più belle, che, come le altre, si son dovute inter-
rare novellamente, dopo fatti i rilievi e i disegni.

Tomba 90 (59"). A quattro loculi simmetrici,
due su ciascuno dei lati lunghi. La cornice consiste
in un'ampia gola sottoposta ad un listone, l'una e
l'altro decorati a colori. Diamo nella tav. I, fìg. 2, la
riproduzione policroma di una delle facce minori,
perchè si giudichi dell'effetto, derivante dall'associa-
zione dei colori. Il rettangolo della parete al di sopra
dello zoccolo è fregiato, su tre lati, da una fascio-
lina di un rosso pallido ; sulla gola sono dipinti rami
a volute, ciascuno con foglia, e alternati con fiorel-

(') Per Narce, Mon. ant. d. Lincei, IV, figg. 49, 50, 54 e
taw. IV, V; per Veio, Not. d. scavi, 1901, p. 239 sgg, tombe
1, 4, 7, 8, 15 ecc.; per Civitella S. Paolo, Not. d. scavi, 1905,
p. 301 sgg., specialmente p. 345, fìg. 13. Fossa con loculo a
Corneto, di età romana, Not. d- scavi, 1900, p. 564, fìg. 4.
 
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