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II. NURAGHE LUGHERRAS PRESSO PAUULATINO
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sopra un leggiero rialzo del suolo e cou la massa im-
ponente dei suoi avanzi forma una vera e propria col-
lina. Da questa la vista si estende assai ampia, sino
al mare di Oristano e per molta parte dell'altipiano
sino ai monti, abbracciando una grande quantità di
assodare che la cella principale del nuraghe era riem-
pita por un paio di metri di altezza da un potente
strato di materiale di gettito di qualche edificio an-
tico, formato in grande maggioranza da lucerne e di
timiateri fittili a forma di busti di divinità femmi-
Fig. 5. — Fronte del M. Atzara, presso Paulilatino.
editici preistorici, anche nell'agro di Abbasanta sino
al N. Losa; in immediata prossimità del N. Lugher-
ras, stanno, ad un chilometro circa di distanza, nelle
varie direzioni, il N. Batlizonis, verso oriente, il
N. Atzara ed il N. Ruju a mezzodì, il N. Surzaga,
al nord, il Battizonis e VAtzara in special modo edi-
fici grandiosi e fratelli al N. Lugherras (tìg. 5), per
la mole e per quegli elementi di struttura che senza
scavi si poterono indovinare.
Da una prima indagine condotta sul posto dal
sig. Nissardi, Ispettore degli Scavi, e da me si potè
nile, frammisti con abbondante terriccio di cenere e
di carbone ; era evidentemente il ripostiglio o la fa-
vissa di un tempio di epoca storica che doveva cer-
carsi poco lontano dal nuraghe. Fu quindi decisa la
esplorazione regolare del cumulo di avanzi, che data
la cupidigia sollevata dalla scoperta e la naturale cu-
riosità degli abitanti, non era possibile ritardare;
perciò, non ostante la trista stagione, si decise la im-
mediata prosecuzione dello scavo.
La cella principale del nuraghe era completa-
mente buia essendo ostruito ogni passaggio di luce e
II. NURAGHE LUGHERRAS PRESSO PAUULATINO
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sopra un leggiero rialzo del suolo e cou la massa im-
ponente dei suoi avanzi forma una vera e propria col-
lina. Da questa la vista si estende assai ampia, sino
al mare di Oristano e per molta parte dell'altipiano
sino ai monti, abbracciando una grande quantità di
assodare che la cella principale del nuraghe era riem-
pita por un paio di metri di altezza da un potente
strato di materiale di gettito di qualche edificio an-
tico, formato in grande maggioranza da lucerne e di
timiateri fittili a forma di busti di divinità femmi-
Fig. 5. — Fronte del M. Atzara, presso Paulilatino.
editici preistorici, anche nell'agro di Abbasanta sino
al N. Losa; in immediata prossimità del N. Lugher-
ras, stanno, ad un chilometro circa di distanza, nelle
varie direzioni, il N. Batlizonis, verso oriente, il
N. Atzara ed il N. Ruju a mezzodì, il N. Surzaga,
al nord, il Battizonis e VAtzara in special modo edi-
fici grandiosi e fratelli al N. Lugherras (tìg. 5), per
la mole e per quegli elementi di struttura che senza
scavi si poterono indovinare.
Da una prima indagine condotta sul posto dal
sig. Nissardi, Ispettore degli Scavi, e da me si potè
nile, frammisti con abbondante terriccio di cenere e
di carbone ; era evidentemente il ripostiglio o la fa-
vissa di un tempio di epoca storica che doveva cer-
carsi poco lontano dal nuraghe. Fu quindi decisa la
esplorazione regolare del cumulo di avanzi, che data
la cupidigia sollevata dalla scoperta e la naturale cu-
riosità degli abitanti, non era possibile ritardare;
perciò, non ostante la trista stagione, si decise la im-
mediata prosecuzione dello scavo.
La cella principale del nuraghe era completa-
mente buia essendo ostruito ogni passaggio di luce e