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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 20.1910

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Taramelli, Antonio: Il Nuraghe Lugherras: presso Paulilatino
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https://doi.org/10.11588/diglit.9319#0115
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209

IL NURAGHE I.UGHERRAS PRESSO PAOLILAT1NO

210

quale il soffitto si inalzava sino a raggiungere l'al-
tezza di m. 2,50.

Questo sistema semplice, ma ingegnoso di rendere
difficile l'accesso dell'edificio, mentre ne conferma lo

perfettamente difeso e riparato. Era anche il luogo
dove si svolgeva maggiormente la vita della famiglia
primitiva. La robusta parete che lo rinserrava con-
servava ancora un'altezza di oltre 6 m.; era costrutta

Fig. 22. — Particolare della costruzione del recinto di fronte alla torre A.

scopo difensivo, trova i confronti abbastanza stringenti
nel nuraghe Palmavera, pure sgombrato dalla Dire-
zione degli Scavi, nel quale il torrione frontale fa-
ceva la guardia per mezzo di due feritoie ai due in-
gressi del recinto (').

La porta che dall'andito metteva nel recinto era
anch'essa stretta e più bassa della porta verso l'esterno
ed era resa più bassa ancora dal continuo alzamento
del livello di tutto il piano dell'edificio, e special-
mente del cortiletto.

Questo cortiletto interno o recinto, largo 2,70,
ampio m. 8,75, completamente sgombrato dalla massa
del materiale crollato da ogni parte dell' edificio,
presenta una pianta semicircolare ed è uno spazio

(') Taramelli, Il Nuraghe Palmavera presso Alghero, ta-
vola li, A, lett. C.

con grande robustezza, ma fra i blocchi maggiori
disposti a filari, si interponevano blocchi minori e
letti di argilla che assicuravano la compattezza e
la orizzontalità dei corsi (figg. 21, 22). Al corti-
letto sboccavano gli ingressi agli ambienti principali
dell'edificio, ma tra uno e l'altro rimaneva pure spazio
sufficiente perchè vi si potessero stabilire focolari e
si potesse attendere alle varie operazioni della vita.
La quale dev'essere durata a lungo, perchè ad un
primitivo selciato di ciottoloni, che lastricava in modo
abbastanza regolare il cortiletto, si sovrappose uno
sfiato alto in media mezzo metro, composto di ceneri
e dei rifiuti della vita e specialmente frammenti cera-
mici. Al di sopra di questo strato, specialmente alle
soglie dei vari passaggi, si erano disposte delle pietre,
le quali segnavano il livello superiore del pavimento,
dopo un lungo periodo di vita.
 
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