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Mosso, Angelo: La necropoli neolitica di Molfetta
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.9319#0134
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LA NECROPOLI NEOLITICA DI MOLFETTA
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mente la superficie delle incavazioni si comprende
che non sono fatte colle unghie, 1° perchè hanno un
raggio troppo piccolo ; 2° ammesso che gli stovigliai
tenessero le unghie molto lunghe per un lavoro simile,
manca nelle cavità, dove vedonsi i particolari, l'im-
pronta dell'unghia e del polpastrello delle dita. Al-
cune impronte sono parallele, mentre tutte dovrebbero
essere inclinate ad angolo di almeno 20° se fossero
fatte colle unghie del pollice ed indice o del dito
medio.
§ 7.
L'evoluzione della ceramica neolitica.
La fig. 6 bis appartiene ad un grande vaso che aveva
il diametro di circa m. 0,40, di forma globosa : lo
stovigliaio dopo avervi fatto sopra una decorazione
grossolana colla cannuccia, con incavazioni simili a
quelle delle unghie, ripigliò il vaso prima di cuocerlo
e si divertì a fare disegni di triangoli e quadrati per
mezzo della stecca, e nella seconda parte dove stu-
Fig. 0 bis
Nella tig. 6, ABC DM, sono alcuni frammenti
con disegni variati fatti con stampi dentati od a spi-
rale e altri sembrano decorati con impressioni fatte
per mezzo delle unghie.
La fig. E è il pezzo di un vaso sferico, decorato
colla punta di una stecca triangolare che per mezzo
delle intaccature rappresenta una superficie sagrinata.
Una linea incisa limita in basso uno spazio qua-
drato liscio. Quest'ultimo pezzo segna il passaggio
ad una decorazione più evoluta e le incisioni ad arco
simili ad una impressione coll'ungliia costituiscono
il disegno più antico nella decorazione neolitica. L'ar-
gilla è fine, di colore bigio, bene purificata e lavata.
Probabilmente era una grande ciotola con pareti spesse
quasi un centimetro ed il bordo colla superficie in-
terna bene liscia. Diametro da 7 ad 8 cui.
dieremo la ceramica neolitica colorata, vedremo che
prese come modelli disegni che troviamo prima fatti
col pennello e discuteremo dopo se tali disegni sono
esotici o di invenzione locale. Che la creta fosse ancor
molle dopo fatta la prima decorazione simile ad un-
ghiate, si vede a destra dove le incisioni sono schiac-
ciate. In basso, dentro una cornice poligonale, lunga
m. 0,025, segnò tre file di denti che formano una
frangia od un festone a punte triangolari che fu de-
corato con piccoli tratti.
Un poco a destra vi è un altro disegno ; fra due
linee parallele si segnò un triangolo che passa colla
punta sotto la linea della fascia e i due triangoli
laterali furono ripieni di piccoli tratti. In alto, a
destra, la fascia compresa fra due linee parallele
venne dopo divisa da linee oblique le quali- incro-
LA NECROPOLI NEOLITICA DI MOLFETTA
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mente la superficie delle incavazioni si comprende
che non sono fatte colle unghie, 1° perchè hanno un
raggio troppo piccolo ; 2° ammesso che gli stovigliai
tenessero le unghie molto lunghe per un lavoro simile,
manca nelle cavità, dove vedonsi i particolari, l'im-
pronta dell'unghia e del polpastrello delle dita. Al-
cune impronte sono parallele, mentre tutte dovrebbero
essere inclinate ad angolo di almeno 20° se fossero
fatte colle unghie del pollice ed indice o del dito
medio.
§ 7.
L'evoluzione della ceramica neolitica.
La fig. 6 bis appartiene ad un grande vaso che aveva
il diametro di circa m. 0,40, di forma globosa : lo
stovigliaio dopo avervi fatto sopra una decorazione
grossolana colla cannuccia, con incavazioni simili a
quelle delle unghie, ripigliò il vaso prima di cuocerlo
e si divertì a fare disegni di triangoli e quadrati per
mezzo della stecca, e nella seconda parte dove stu-
Fig. 0 bis
Nella tig. 6, ABC DM, sono alcuni frammenti
con disegni variati fatti con stampi dentati od a spi-
rale e altri sembrano decorati con impressioni fatte
per mezzo delle unghie.
La fig. E è il pezzo di un vaso sferico, decorato
colla punta di una stecca triangolare che per mezzo
delle intaccature rappresenta una superficie sagrinata.
Una linea incisa limita in basso uno spazio qua-
drato liscio. Quest'ultimo pezzo segna il passaggio
ad una decorazione più evoluta e le incisioni ad arco
simili ad una impressione coll'ungliia costituiscono
il disegno più antico nella decorazione neolitica. L'ar-
gilla è fine, di colore bigio, bene purificata e lavata.
Probabilmente era una grande ciotola con pareti spesse
quasi un centimetro ed il bordo colla superficie in-
terna bene liscia. Diametro da 7 ad 8 cui.
dieremo la ceramica neolitica colorata, vedremo che
prese come modelli disegni che troviamo prima fatti
col pennello e discuteremo dopo se tali disegni sono
esotici o di invenzione locale. Che la creta fosse ancor
molle dopo fatta la prima decorazione simile ad un-
ghiate, si vede a destra dove le incisioni sono schiac-
ciate. In basso, dentro una cornice poligonale, lunga
m. 0,025, segnò tre file di denti che formano una
frangia od un festone a punte triangolari che fu de-
corato con piccoli tratti.
Un poco a destra vi è un altro disegno ; fra due
linee parallele si segnò un triangolo che passa colla
punta sotto la linea della fascia e i due triangoli
laterali furono ripieni di piccoli tratti. In alto, a
destra, la fascia compresa fra due linee parallele
venne dopo divisa da linee oblique le quali- incro-