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LA NECROPOLI NEOLITICA DI MOLFETTA

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descritte dal Chiorici e il De Cicco le trovò in Basi-
licata; e queste tombe a forno sono tanto antiche che
probabilmente sono anteriori alle sicnle.

La parte superiore delle pietre nella fig. 20 è di-
stante m. 0,60 dalla superficie del campo. Esaminai
attentamente i blocchi che formano la tomba e non
vidi che fossero lavorati. Dentro la tomba dalla quale
il Mayer aveva esportato un cranio, che trovasi nel
Museo di Bari, raccolsi uno dei soliti frammenti di
vasi graffiti di terra bigia nello stile primitivo di
Molfetta, ed un pezzo di vaso nero stralucido che
forse apparteneva ad una coppa. Oltre questa del
fondo Spadavecchia trovai due altre tombe simili,
scavate nel sasso dentro la necropoli colla medesima
insenatura.

L'essere le tombe di Molfetta più antiche di
quelle del sepolcreto di Remedello ci spiega perchè
quivi trovammo ancora l'ocra di ferro in un vaso che
teneva in mano uno scheletro, mentre che nei se-
polcri eneolitici della valle padana manca tale so-
stanza nelle tombe.

Non meno utili sono le rassomiglianze della fig. 20,
con le tombe di Monteracello descritte dall'Orsi ('),
ed essa segna il passaggio alle tombe a lastre del
Ridola a Matera. Qui assistiamo al trapasso dalla
forma più antica a quella ultima dell'epoca neolitica.

Il trovare a Molfetta nell'età neolitica le stesse
tombe in uso nel sepolcreto di Remedello all'epoca
del rame si oppone all'ipotesi che gli oggetti di rame
fossero portati da un popolo invasore il quale avesse
una civiltà diversa dalla neolitica. Anche questo è
un argomento che deve oggi imporsi ai molti altri
che dimostrano essere l'età del rame dovuta ad una
semplice evoluzione locale della civiltà e della in-
dustria e non alle emigrazioni di nuovi popoli.

§ 8.

Seconda capanna quadrata.

Nello spazio fra le tombe 2 e 6 vennero in luce
due capanne; una quadrata e l'altra tonda segnate 2
e 3. La presenza di una capanna quadrata dentro la
necropoli complica lo studio delle stratificazioni di

(') Bull, paletti, ital, XXIV, 212.

questo terreno archeologico e per conto mio sarei
inclinato ad ammettere che tali capanne rappresentino
un terzo periodo di occupazione: il più antico sa-
rebbe quello della strada selciata; il secondo com-
prende il villaggio attualmente scoperto e la necro-
poli; il terzo la capanna quadrata e quelle rotonde
intercalate fra le tombe che ora descriverò.

Nella fig. 21 vedesi il pavimento in terra bat-
tuta di forma quadrata come esso presentavasi quando
fu scoperto : intorno a sinistra stanno i pezzi di argilla
cotta colle impronte dei pali, pure sul pavimento e
visibile l'azione del fuoco, onde siamo certi che tale
cappanna venne distrutta da un incendio. Era una
grande capanna nel pavimento della quale furono
fatte due buche, una di queste vedesi a destra della
(fig. 21) e credo servissero a sostenere il tetto.

Un lato di questa capanna toccava il margine
della strada selciata ed essendo più alto di m. 0,10
si deve ammettere che la capanna venne fatta in
epoca posteriore. Verso destra trovasi in immediato
contatto col pavimento di una capanna rotonda. Una
di queste buche è bene conservata, l'altra verso la
capanna rotonda è in parte disfatta. Si comprende
che il pavimento era rettangolare e lungo circa 3
metri. La parte meglio conservata è la costruzione in
pietra (fig. 22) per tener fissa una trave quadrata
larga m. 0,08, che probabilmente sosteneva il tetto
insieme con un'altra distante m. 0,60. La buca è pro-
fonda m. 0,30, e nella fig. 22 vedonsi meglio i par-
ticolari : dentro raccolsi polvere di carbone come re-
siduo della trave bruciata.

Il pavimento è bene liscio, leggermente cotto, di
una bella tinta color mattone, spesso da 4 a 5 centi-
metri. Alla distanza di m. 2,80 dal secondo buco
verso levante trovasi il pavimento di una capanna
ovale identico per fattura, che ha il diametro mag-
giore da levante a ponente di oltre un metro, e
l'altro di m. 0,85. Questi due pavimenti incompleti
distano m. 0,50 dalla superficie del campo, ed ap-
partengono a due capanne che non erano infossate,
come già abbiamo riscontrato nelle due capanne del
fondo Spadavecchia. Nella capanna quadrata trovai
un frammento di argilla nera lustra con tre cordoni
sinuosi che scorrono sotto l'orlo del vaso (fig. 61),
ed uno pure di terra nera con una spirale che
sembra pei suoi caratteri un vaso meno antico degli
 
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