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Mosso, Angelo: La necropoli neolitica di Molfetta
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.9319#0164
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la nkcropol1 neolitica di molfktta
308
fetta. I figlili, nell'età del brouzo, continuarono a ser-
virsi di tale decorazione, ed essa ha durato lino ai
nostri giorni ('). I cordoni in rilievo sono impressi o
intagliati in modo diverso e formano generalmente
una fascia sotto l'orlo del vaso.
La figura 59 è il frammento di un olla del dia-
metro di m. 0,17 col ventre globoso. In alto il bordo
è intatto e dista m. 0,25 dal cordone a pizzico, con
intaccature oblique distanti mezzo centimetro.
Altre ollette simili hanno il bordo fortemente ri-
piegato all'esterno che fa una sporgenza (tìg. 60) di
due centimetri, e sotto corre intorno al vaso il cor-
Fio. 59.
done a pizzico. Tali ollette hanno un profilo elegante
in confronto delle altre cilindriche e dritte nel collo
le quali sono in più grande numero. Le intaccature
sono qualche volta tagliate più dritte da una parte,
oppure, invece di essere verticali sono inclinate come
vedesi nel raffronto delle due precedenti figure.
Non trovammo alcun esemplare nel quale i cor-
doni siano legati in modo da formare una rete come
vennero in voga nell'epoca del bronzo e nelle terre-
mare e in Sicilia, e come trovasi in alcune sta-
zioni neolitiche, come ad esempio a Vayes in Valle
di Susa e nella stessa cavità del Pulo (2).
f1) Il Colini raccolse la bibliografìa di tale argomento e
per brevità rimando al suo classico studio sulla Valle della
Vibrata, Bull, paletti, ita!., XXXIII, 1907, p. 133.
(a) Mayer, tav. Vili, fig. 5.
La figura GÌ è un frammento di vaso che trovai
nella capanna quadrata dentro la necropoli ; è un
pezzo importante perchè segna un primo passo verso
la decorazione con linee curve. Anche per questo ri-
guardo vi è una corrispondenza colla ceramica neoli-
tica di Creta, dove sono comparsi più tardi i motivi
di decorazione con linee curve.
§ 7.
Ceramica incisa dopo cotta.
Tale tecnica comincia umilmente con semplici
linee incise irregolarmente e poco per volta diviene
Fig. GO.
sempre più complessa. Essa trovasi diffusa da per tutto
nelle stazioni neolitiche; ne pubblicai alcuni saggi
Fig. GÌ.
negli Scavi (') provenienti dalla stazione di Monteverde
(') Voi. VII, fa.c. 1°, 1910.
la nkcropol1 neolitica di molfktta
308
fetta. I figlili, nell'età del brouzo, continuarono a ser-
virsi di tale decorazione, ed essa ha durato lino ai
nostri giorni ('). I cordoni in rilievo sono impressi o
intagliati in modo diverso e formano generalmente
una fascia sotto l'orlo del vaso.
La figura 59 è il frammento di un olla del dia-
metro di m. 0,17 col ventre globoso. In alto il bordo
è intatto e dista m. 0,25 dal cordone a pizzico, con
intaccature oblique distanti mezzo centimetro.
Altre ollette simili hanno il bordo fortemente ri-
piegato all'esterno che fa una sporgenza (tìg. 60) di
due centimetri, e sotto corre intorno al vaso il cor-
Fio. 59.
done a pizzico. Tali ollette hanno un profilo elegante
in confronto delle altre cilindriche e dritte nel collo
le quali sono in più grande numero. Le intaccature
sono qualche volta tagliate più dritte da una parte,
oppure, invece di essere verticali sono inclinate come
vedesi nel raffronto delle due precedenti figure.
Non trovammo alcun esemplare nel quale i cor-
doni siano legati in modo da formare una rete come
vennero in voga nell'epoca del bronzo e nelle terre-
mare e in Sicilia, e come trovasi in alcune sta-
zioni neolitiche, come ad esempio a Vayes in Valle
di Susa e nella stessa cavità del Pulo (2).
f1) Il Colini raccolse la bibliografìa di tale argomento e
per brevità rimando al suo classico studio sulla Valle della
Vibrata, Bull, paletti, ita!., XXXIII, 1907, p. 133.
(a) Mayer, tav. Vili, fig. 5.
La figura GÌ è un frammento di vaso che trovai
nella capanna quadrata dentro la necropoli ; è un
pezzo importante perchè segna un primo passo verso
la decorazione con linee curve. Anche per questo ri-
guardo vi è una corrispondenza colla ceramica neoli-
tica di Creta, dove sono comparsi più tardi i motivi
di decorazione con linee curve.
§ 7.
Ceramica incisa dopo cotta.
Tale tecnica comincia umilmente con semplici
linee incise irregolarmente e poco per volta diviene
Fig. GO.
sempre più complessa. Essa trovasi diffusa da per tutto
nelle stazioni neolitiche; ne pubblicai alcuni saggi
Fig. GÌ.
negli Scavi (') provenienti dalla stazione di Monteverde
(') Voi. VII, fa.c. 1°, 1910.