Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
559

LE PIETRE FUNERARIE FELSINEE

560

avvicinano gli altri due esemplari, tuttavia più re-
centi.

L'esemplare n. 112 (fig. 32), in cui chiari indizi di
arcaismo sono la sagoma, la stretta cornice, la sua
ornamentazione geometrica, esibisce un altro defunto
imberbe ed ammantato. Vediamo qui ciò che diventa
caratteristico negli schemi di figure ammantate e ma-
schili, solite ad incontrarsi negli esemplari più tardi,
cioè il denudamento di parte del petto. La figura,
sempre tozza (mostruosi per la loro grossezza sono
braccio e mano destra), è di profilo verso sinistra, ma
il petto è reso di fronte, corti sono i capelli, mentre
il viso è irregolare, con la mascella prominente.

In questo profilo sarei incline a vedere un tenta-
tivo di ritratto da parte del rozzo scalpellatore, ten-
tativo di riproduzione realistica che ritengo prezioso;
ed in verità, dinnanzi alle tozze, irregolari, varie
figure di queste stele relativamente arcàiche, più assai
che dinanzi alle uniformi figure, calcate tutte quasi
sul medesimo stampo con leggiere varianti, delle
stele seriori e minuscole, siamo indotti a supporre
che l'arte grossolana sì, ma non ancora dozzinale,
degenerata, meccanica, degli scalpellatori felsinei, vo-
lesse sciogliere in senso realistico il compito di effi-
giare la persona defunta nella pietra funeraria che
ne indicava il sepolcro.

Di comune conia figura del n. 135, questa deln. 112
ha il bastone tenuto nella mano; ma il bastone qui
è stretto e semplicemente ricurvo verso l'alto.

Carattere pure di arcaismo ha la figura di defunto
della stele n. 156 (fig. 33), e presenta più forti le
colleganze con ciò che appare nella stele n. 135, pure
palesandosi, rispetto a questa, di età seriore. Medesime
sono le proporzioni della figura; il gesto della mano
sinistra è eguale, ma essa mano è maggiormente spo-
stata dal naso ; medesimo è anche il rendimento
della chioma.

Indizi di seriorità sono dati dal profilo della figura
meno arcaico, dal rendimento del mantello già av-
volto nel braccio sinistro, da cui cade a pieghe che
sono già espresse, dal modo con cui i piedi poggiano
nella stessa linea del suolo, l'uno dinnanzi all'altro.
Il bastone è posto di là dalla spalla, e la impres-
sione che si riceve nel guardare questa figura è che
essa sembra riprodurre uno zoppicante.

Già la stele n. 112 è di piccole dimensioni; sem-

pre piccole e talora piccolissime sono le altre stele
che esibiscono la figura del defunto, e, schierandosi
esse accanto alle maggiori stele istoriate, palesano,
come già dissi, maggiore negligenza di esecuzione.

Tra le meno recenti sarà stata la stele n. 136,
malamente corrosa sì da lasciar distinguere deboli
traccie della figura del defunto diretta verso destra.
Per l'ornato a spina di pesce, per la sagoma stessa
della stele, si può citare qui anche l'esemplare n. 3
(fig. 34).

Fig. 33. — Stele, n. 156, lato A.

Completamente errate sono le proporzioni della figura,
qui, al contrario degli esempì precedenti, troppo slan-
ciate, che richiamano le errate proporzioni delle figure
di guerrieri della stele n. 13 (lato B) ; l'abito arriva
a mezza coscia, e non più chiaro, dato il deplorevole
stato di conservazione, è l'atto del personaggio, il
quale pare che porti la mano destra sotto il mento.

Scarsissimi frammenti si posseggono della stele
n. 139 dalla ristretta cornice, ove, come nella seriore
stele n. 50, il defunto doveva essere rappresentato
di fronte ; la quale cosa si può dedurre dalla parte
inferiore delle gambe, unica visibile. La figura, per-
tanto, come nella stele precedente, doveva indossare
un corto vestito.
 
Annotationen