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Ci sono altre stele frammentate in cui gli avanzi
del solito tipo di cavaliere caracollante, e lo spazio
grande, che dinnanzi si deve supporre nella ricostru-
zione del monumento, inducono a credere che si avesse
uno schema di lotta quale ci è dato nel modo più
chiaro nei nn. 42 e 168. Nella zona mediana del
680
cavaliere vibra un colpo di lancia. Due linee rilevate,
i resti cioè di due aste, è infine tutto ciò che resta
della scena di combattimento nei frammenti n. 4(3
(zona inferiore).
Le lotte di guerrieri in queste stele non costitui-
scono e neppure potrebbero costituire meri gruppi sclie-
LE PIETRE FUNERARIE FELSINEE
-4
Pig. 81. — Stele, n. 15.
n. 14 la scena doveva essere come nel n. 168 (tav. IV);
il cavaliere infatti, con la solita clamide e con lo
scudo ovale sulla sella, irrompe verso sinistra.
Nelle zone inferiori dei due nn. 16 e 19 lo scbema
doveva invece corrispondere in grande parte a quello
che si è osservato nel n. 42 (fig. 79) ; nel n. 19, verso
destra galoppava il cavaliere, di cui solo la parte po-
steriore è rimasta; come nel n. 42, così nel n. 16 il
Vasenbilder, tav. 205). Per questo schema si veda LOschke
(Bonner Studien, p. 252 e seg.) e Gardner (/. //. S., 1897,
p. 294 e seg.).
inattamente decorativi ; esse invece sono una chiara
allusione a ciò che i defunti, sepolti sotto queste
stele, avevano valorosamente compiuto durante la loro
vita. Dalle non rare rappresentazioni, sia di guerrieri
isolati in riposo, sia di guerrieri in combattimento, —
rappresentazioni che non si debbono porre tra le
più antiche di quelle su stele felsinee, — chiara-
mente appare, a mio avviso, che non del tutto tran-
quilla e pacifica fosse la vita dei Felsinei, eccettuato
forse il primo periodo di loro dominazione nel suolo
di Bologna.
Ci sono altre stele frammentate in cui gli avanzi
del solito tipo di cavaliere caracollante, e lo spazio
grande, che dinnanzi si deve supporre nella ricostru-
zione del monumento, inducono a credere che si avesse
uno schema di lotta quale ci è dato nel modo più
chiaro nei nn. 42 e 168. Nella zona mediana del
680
cavaliere vibra un colpo di lancia. Due linee rilevate,
i resti cioè di due aste, è infine tutto ciò che resta
della scena di combattimento nei frammenti n. 4(3
(zona inferiore).
Le lotte di guerrieri in queste stele non costitui-
scono e neppure potrebbero costituire meri gruppi sclie-
LE PIETRE FUNERARIE FELSINEE
-4
Pig. 81. — Stele, n. 15.
n. 14 la scena doveva essere come nel n. 168 (tav. IV);
il cavaliere infatti, con la solita clamide e con lo
scudo ovale sulla sella, irrompe verso sinistra.
Nelle zone inferiori dei due nn. 16 e 19 lo scbema
doveva invece corrispondere in grande parte a quello
che si è osservato nel n. 42 (fig. 79) ; nel n. 19, verso
destra galoppava il cavaliere, di cui solo la parte po-
steriore è rimasta; come nel n. 42, così nel n. 16 il
Vasenbilder, tav. 205). Per questo schema si veda LOschke
(Bonner Studien, p. 252 e seg.) e Gardner (/. //. S., 1897,
p. 294 e seg.).
inattamente decorativi ; esse invece sono una chiara
allusione a ciò che i defunti, sepolti sotto queste
stele, avevano valorosamente compiuto durante la loro
vita. Dalle non rare rappresentazioni, sia di guerrieri
isolati in riposo, sia di guerrieri in combattimento, —
rappresentazioni che non si debbono porre tra le
più antiche di quelle su stele felsinee, — chiara-
mente appare, a mio avviso, che non del tutto tran-
quilla e pacifica fosse la vita dei Felsinei, eccettuato
forse il primo periodo di loro dominazione nel suolo
di Bologna.