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Galli, Edoardo: Avanzi di mura e vestigia di antichi monumenti sacri: sull'acropoli di Fiesole
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.9319#0457
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AVANZI DI MURA ECC.
85H
massi rozzamente squadrati e connessi senza cemento,
sparsi intorno alla città e sull'acropoli, e la stele se-
polcrale in pietra forte di Larhti Aninies, esibente
un guerriero armato di lancia e scure, proveniente da
Fiesole, già della collezione Buonarroti, ed ora nel
Museo Archeologico di Firenze, la quale può ripor-
tarsi al sec. Vili a. C, sono le più antiche testimo-
nianze dell'esistenza della città.
Del. Rosso (') che pubblicò una cartina dell'acropoli,
la quale, sebbene fantastica, pretese, nella fonte ori-
ginaria, di richiamare l'antico aspetto di essa mo-
vendo dagli avanzi superstiti. Tale fonte fu la «Pianta
della città di Fiesole antica — formata e delineata
sopra gli avanzi che tuttavia ne si vedono Vanno
di N. S. 1809 — per le premurose insinuazioni del
sig. Girolamo Lapini segretario della mairia di
Fig. 1. — L'Acropoli fiesolana (-f-) vista da S. Domenico.
Tutti gli scrittori di cose fiesolane, parlando della
città, dovettero necessariamente accennare all' acro-
poli, ma nessuno condusse mai le sue ricerche in
modo completo intorno ai ruderi ivi esistenti. L'oc-
casione di accingermi io a un tale lavoro mi fu data
dalla scoperta casuale di una grande cisterna antica,
avvenuta nel luglio 1907 nel terreno annesso al con-
vento dei francescani.
11 Micali, nel pubblicare la pianta dell'antica Fie-
sole ('), più tardi riprodotta in più piccole proporzioni
dal Dennis (2), trascurò di segnare in situ i cospicui e
ben conservati avanzi di mura esistenti sull'acropoli.
Più accurato di lui era stato l'architetto Giuseppe
Fiesole — opera del sig. Angelo Bini ficsolano mar-
mista di professione dedicata dal medesimo al me-
rito singolarissimo del nobil nomo il sig. conte Ber-
nardo Pecori — patrizio — fiorentino primo maire
della comune di detta città*. L'originale di questa
pianta pende da una parete del Museo Civico di Fiesole.
Il tentativo di Angelo Bini fu pur troppo la causa
di tutti gli errori che si ripeterono in seguito su tale
argomento, perchè nessuno più si curò di riscontrare
sul terreno l'esattezza della pianta in parola. In essa,
al posto del convento dei francescani, è disegnato una
specie di fortilizio rettangolare, con torrioni agli an-
goli, e formato da una triplice cerchia di mura pa-
(') Op. cit., tav. C.
(a) Op. cit., p. 122.
(') Congetture sopra due Mon. Etr. Fies., ecc., ved. tav.
annessa.
AVANZI DI MURA ECC.
85H
massi rozzamente squadrati e connessi senza cemento,
sparsi intorno alla città e sull'acropoli, e la stele se-
polcrale in pietra forte di Larhti Aninies, esibente
un guerriero armato di lancia e scure, proveniente da
Fiesole, già della collezione Buonarroti, ed ora nel
Museo Archeologico di Firenze, la quale può ripor-
tarsi al sec. Vili a. C, sono le più antiche testimo-
nianze dell'esistenza della città.
Del. Rosso (') che pubblicò una cartina dell'acropoli,
la quale, sebbene fantastica, pretese, nella fonte ori-
ginaria, di richiamare l'antico aspetto di essa mo-
vendo dagli avanzi superstiti. Tale fonte fu la «Pianta
della città di Fiesole antica — formata e delineata
sopra gli avanzi che tuttavia ne si vedono Vanno
di N. S. 1809 — per le premurose insinuazioni del
sig. Girolamo Lapini segretario della mairia di
Fig. 1. — L'Acropoli fiesolana (-f-) vista da S. Domenico.
Tutti gli scrittori di cose fiesolane, parlando della
città, dovettero necessariamente accennare all' acro-
poli, ma nessuno condusse mai le sue ricerche in
modo completo intorno ai ruderi ivi esistenti. L'oc-
casione di accingermi io a un tale lavoro mi fu data
dalla scoperta casuale di una grande cisterna antica,
avvenuta nel luglio 1907 nel terreno annesso al con-
vento dei francescani.
11 Micali, nel pubblicare la pianta dell'antica Fie-
sole ('), più tardi riprodotta in più piccole proporzioni
dal Dennis (2), trascurò di segnare in situ i cospicui e
ben conservati avanzi di mura esistenti sull'acropoli.
Più accurato di lui era stato l'architetto Giuseppe
Fiesole — opera del sig. Angelo Bini ficsolano mar-
mista di professione dedicata dal medesimo al me-
rito singolarissimo del nobil nomo il sig. conte Ber-
nardo Pecori — patrizio — fiorentino primo maire
della comune di detta città*. L'originale di questa
pianta pende da una parete del Museo Civico di Fiesole.
Il tentativo di Angelo Bini fu pur troppo la causa
di tutti gli errori che si ripeterono in seguito su tale
argomento, perchè nessuno più si curò di riscontrare
sul terreno l'esattezza della pianta in parola. In essa,
al posto del convento dei francescani, è disegnato una
specie di fortilizio rettangolare, con torrioni agli an-
goli, e formato da una triplice cerchia di mura pa-
(') Op. cit., tav. C.
(a) Op. cit., p. 122.
(') Congetture sopra due Mon. Etr. Fies., ecc., ved. tav.
annessa.