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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 20.1910

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Galli, Edoardo: Avanzi di mura e vestigia di antichi monumenti sacri: sull'acropoli di Fiesole
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https://doi.org/10.11588/diglit.9319#0464
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AVANZI DI MORA ECC.

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Dopo un terzo circa della sua totale lunghezza,
come è indicato anche sulla pianta, si nota una pic-
cola rientranza o gomito dovuto certo alla natura del
terreno, perchè il muro riprende subito dopo la sua
direzione normale. Errerebbe però chi volesse ammet-
tere che il muro antico abbia servito di basamento
al muricciuolo moderno, che poco dopo forma un an-

I caratteri generali di questo muro, uniformi nei
vari tratti che lo compongono, variano un poco da
quelli della cinta inferiore, la quale al confronto ap-
pare innalzata con più cura e regolarità. Non credo
però che fra la costruzione dell' una e dell' altra vi
sia corso grande lasso di tempo. Sotto la strada che
passa, per mezzo di una porta più volte menzionata,

golo notevolissimo. La direzione invece che sembra
aver dovuto tenere il primo è tratteggiata sulla pianta,
e va a ricongiungersi col tratto evidentemente antico,
sottoposto ad un muro moderno a calcina, presso la
porta di comunicazione col bosco del comune (fig. 7).
Quest'ultimo tratto mostra anch'esso gli stessi carat-
teri costruttivi. Vi si scorgono infatti tre file di
bozze isodome un po' slegate però e il principio di
una quarta. Le commessure quivi son vuote, essendo
caduti i piccoli sassi che le ostruivano. Di questo
tratto se ne vedrebbe ancora di più, se il terreno di
riporto ivi accumulato non lo celasse. In quest'ultima
sezione le bozze variano tra m. 0,46 e 0,96 di al-
tezza, e m. 0,65 e 1,05 di lunghezza.

dalla proprietà dei francescani in quella del comune,
esiste un muro certamente rimaneggiato, in cui si
scorgono alcuni parallelepipedi delle antiche costru-
zioni. Non si può dire, allo stato delle cose, se esso
riposa su fondazioni etnische, e se può considerarsi
come la continuazione del muro A o del muro B, che
quivi tendono a riunirsi. Potrebbe anche essere la con-
tinuazione di entrambi, fino al muro C, diagonale,
che scende la collina fino alla sottostante via di
Riorbico.

Codesto muro C che s'inerpica, descrivendo curve
e rientranze, sull'acropoli dalla parte volta a nord è
calcolato, fino alla via di Riorbico, in m. 249 circa
di lunghezza, comprese le interruzioni e le interca-
 
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