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Galli, Edoardo: Avanzi di mura e vestigia di antichi monumenti sacri: sull'acropoli di Fiesole
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AVANZI DI MURA ECC.
876
rete sinistra di ima stanzetta al primo piano corri-
spondente sulla stalla del convento attigua alla le-
gnaia. È lungo forse una diecina di metri, e forma
un angolo retto col muro D proprio all'angolo del
grande chiostro.
Parallelo al muro D e quindi orizzontalmente al
muro E, col quale pare faccia angolo, è il bel tratto
F, calcolato in m. 9 circa, il quale compare sotto
la larghezza, in m. 1,35, di una specie di nicchia in
esso incavata (cfr. fig. 14). Per la sua struttura
pseudoisodoma a grandi massi richiama specialmente
il muro F ; però esso è meno appariscente dell'altro,
essendo quasi del tutto nascosto dalla fabbrica mo-
dernissima (v. fig. 15).
Ne dò due fotografìe per far rilevar meglio il ca-
rattere della costruzione antica, e insieme lo stato mi-
FiG. 11. — Luogo e vestigia di un'antica porta della cinta urbana di Fiesole presso la via di Riorbico.
l'arco delle galline (fig. 13), e si prolunga nel pol-
laio dei frati. E un muro impiastricciato tutto di fab-
brica recentissima ; ma mostra quattro o cinque filari
di belle e grandi bozze pseudoisodome, le quali in
altezza variano tra m. 0,35 e 0,57, e in lunghezza
tra m. 1 e 1,77.
Come si vede, esso comprende i massi più lunghi
di tutte le antiche costruzioni di cui rimangono avanzi
sull'acropoli. Sarebbe interessante fare dei saggi nella
fabbrica del convento per vedere se detto muro va
ad incontrare 11 muro Gr, che si vede in un cortiletto
dello stesso monastero, dal lato meridionale.
Codesto muro G del cortiletto, che sulla pianta ap-
pare parallelo al muro E, è lungo tutto m. 26, compresa
serrimo in cui essa è ora ridotta. Questo muro si
prolunga sotto il convento, e se ne possono seguire
le tracce in una o due stanze.
Sull'estremo ciglione occidentale della cipressaia,
sconnessi e cadenti, si vedono fra l'erba e gli sterpi
gli ultimi miseri avanzi del muro H (tig. 16), che do-
veva costituire la cerchia più alta del colle da questo
lato, in riscontro, a quanto pare, col muro B del
lato opposto. Per lo stato di estremo deperimento di
tale rudero a causa del terreno franoso, è difficile poter
stabilire quale fosse il carattere della sua originaria
struttura. Tuttavia credo opportuno pubblicarlo, perchè
esso, fra tutti gli avanzi dell'acropoli fìesolana, è
certamente quello destinato a sparire più presto.
AVANZI DI MURA ECC.
876
rete sinistra di ima stanzetta al primo piano corri-
spondente sulla stalla del convento attigua alla le-
gnaia. È lungo forse una diecina di metri, e forma
un angolo retto col muro D proprio all'angolo del
grande chiostro.
Parallelo al muro D e quindi orizzontalmente al
muro E, col quale pare faccia angolo, è il bel tratto
F, calcolato in m. 9 circa, il quale compare sotto
la larghezza, in m. 1,35, di una specie di nicchia in
esso incavata (cfr. fig. 14). Per la sua struttura
pseudoisodoma a grandi massi richiama specialmente
il muro F ; però esso è meno appariscente dell'altro,
essendo quasi del tutto nascosto dalla fabbrica mo-
dernissima (v. fig. 15).
Ne dò due fotografìe per far rilevar meglio il ca-
rattere della costruzione antica, e insieme lo stato mi-
FiG. 11. — Luogo e vestigia di un'antica porta della cinta urbana di Fiesole presso la via di Riorbico.
l'arco delle galline (fig. 13), e si prolunga nel pol-
laio dei frati. E un muro impiastricciato tutto di fab-
brica recentissima ; ma mostra quattro o cinque filari
di belle e grandi bozze pseudoisodome, le quali in
altezza variano tra m. 0,35 e 0,57, e in lunghezza
tra m. 1 e 1,77.
Come si vede, esso comprende i massi più lunghi
di tutte le antiche costruzioni di cui rimangono avanzi
sull'acropoli. Sarebbe interessante fare dei saggi nella
fabbrica del convento per vedere se detto muro va
ad incontrare 11 muro Gr, che si vede in un cortiletto
dello stesso monastero, dal lato meridionale.
Codesto muro G del cortiletto, che sulla pianta ap-
pare parallelo al muro E, è lungo tutto m. 26, compresa
serrimo in cui essa è ora ridotta. Questo muro si
prolunga sotto il convento, e se ne possono seguire
le tracce in una o due stanze.
Sull'estremo ciglione occidentale della cipressaia,
sconnessi e cadenti, si vedono fra l'erba e gli sterpi
gli ultimi miseri avanzi del muro H (tig. 16), che do-
veva costituire la cerchia più alta del colle da questo
lato, in riscontro, a quanto pare, col muro B del
lato opposto. Per lo stato di estremo deperimento di
tale rudero a causa del terreno franoso, è difficile poter
stabilire quale fosse il carattere della sua originaria
struttura. Tuttavia credo opportuno pubblicarlo, perchè
esso, fra tutti gli avanzi dell'acropoli fìesolana, è
certamente quello destinato a sparire più presto.