DOI Artikel:
Galli, Edoardo: Avanzi di mura e vestigia di antichi monumenti sacri: sull'acropoli di Fiesole
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.9319#0472
883
AVANZI DI MURA ECC.
884
buona parte. Di quest'ultima esiste ancora chiara-
mente un'asta un po' inclinata da destra a sinistra,
la quale avrà potuto appartenere forse ad una M.
Le due aste inclinate in senso inverso che si vedono
agli estremi, troncate dalla frattura del masso, mi
sembrano avanzi di due A, indicanti il prenome del
sevir e quello del padre suo.
colo la carica da lui coperta, perchè il sevirato era
per lo più conferito a veterani benemeriti..
Anzi per il fatto stesso che in questa epigrafe,
la quale, per la simmetrica disposizione dei righi,
non si può supporre mancante di molte altre lettere,
non è ricordata la tribù Scaptia, alla quale come è
noto erano ascritte Faesulae e Florenlia, non poten-
Fig. 15. — Continuazione del muro G nel medesimo cortiletto. — Tratto più caratteristico.
Quindi io leggerei:
A(ulus) A COMm'VS * A(uli) A f{ilius) *
AVCTVS * — SEX * VIR *
Il nome Cominius era usato in Etruria, ricorrendo
esso per un cittadino di Volsinii, un tal Lucius Co-
minius Verecundus, compreso in una nota lista mili-
tare ('). Il cognome Auctus è noto fuori dell'Etruria (2),
e ciò potrebbe essere indizio che il nostro sevir non
fosse fiesolano d'origine. A questa ipotesi non fa osta-
(') G. I. L., VI, p. 654, col. 2, 1. 49 e sg.; Cfr. Cagnat,
Cour. d'Èp. Lat., p. 287.
(a) Cfr. C. 1. L., X, 1614.
dosi l'epigrafe stessa far discendere al tempo di Ca-
racalla (198-217 d. C), quando cioè si incomincia a
trascurare l'indicazione della tribù, perchè tutti gli
abitanti dell'Impero sono ormai riconosciuti come cit-
tadini romani, siamo indotti a pensare con maggior
ragione che l'individuo in essa ricordato fosse davvero
un ex militare. È risaputo infatti che la tribù, la
quale prima era legata al domicilio, finisce per dive-
nire, negli ultimi tempi della Repubblica, personale
ed ereditaria nelle famiglie (')•
L'epigrafe poi che, fra le altre particolarità, ha
tutti i punti triangolari, per la forma delle lettere,
(*) Cfr. Cagnat, op. cit., pp. 59-60.
AVANZI DI MURA ECC.
884
buona parte. Di quest'ultima esiste ancora chiara-
mente un'asta un po' inclinata da destra a sinistra,
la quale avrà potuto appartenere forse ad una M.
Le due aste inclinate in senso inverso che si vedono
agli estremi, troncate dalla frattura del masso, mi
sembrano avanzi di due A, indicanti il prenome del
sevir e quello del padre suo.
colo la carica da lui coperta, perchè il sevirato era
per lo più conferito a veterani benemeriti..
Anzi per il fatto stesso che in questa epigrafe,
la quale, per la simmetrica disposizione dei righi,
non si può supporre mancante di molte altre lettere,
non è ricordata la tribù Scaptia, alla quale come è
noto erano ascritte Faesulae e Florenlia, non poten-
Fig. 15. — Continuazione del muro G nel medesimo cortiletto. — Tratto più caratteristico.
Quindi io leggerei:
A(ulus) A COMm'VS * A(uli) A f{ilius) *
AVCTVS * — SEX * VIR *
Il nome Cominius era usato in Etruria, ricorrendo
esso per un cittadino di Volsinii, un tal Lucius Co-
minius Verecundus, compreso in una nota lista mili-
tare ('). Il cognome Auctus è noto fuori dell'Etruria (2),
e ciò potrebbe essere indizio che il nostro sevir non
fosse fiesolano d'origine. A questa ipotesi non fa osta-
(') G. I. L., VI, p. 654, col. 2, 1. 49 e sg.; Cfr. Cagnat,
Cour. d'Èp. Lat., p. 287.
(a) Cfr. C. 1. L., X, 1614.
dosi l'epigrafe stessa far discendere al tempo di Ca-
racalla (198-217 d. C), quando cioè si incomincia a
trascurare l'indicazione della tribù, perchè tutti gli
abitanti dell'Impero sono ormai riconosciuti come cit-
tadini romani, siamo indotti a pensare con maggior
ragione che l'individuo in essa ricordato fosse davvero
un ex militare. È risaputo infatti che la tribù, la
quale prima era legata al domicilio, finisce per dive-
nire, negli ultimi tempi della Repubblica, personale
ed ereditaria nelle famiglie (')•
L'epigrafe poi che, fra le altre particolarità, ha
tutti i punti triangolari, per la forma delle lettere,
(*) Cfr. Cagnat, op. cit., pp. 59-60.