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LA NECROPOLI SICULA DI M. DESS0ERI

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giata alla parete ma discosta dal cranio una grande
ed intatta daga micenea (fig. D. 1) dalla lama assai
robusta, munita alla base di tre grossi chiodi a doppia
testa, uno dei quali staccato; lungh. cm. 37. A destra
dell'ingresso un pugnale a lama piatta triangolare,
lungo cm. 22 (simile a fig. D. 3), e vicino ad esso
il coltello a lama convesso-concava, lungo cm. 13
dato a fig. D. 12. Nello stesso punto una fibula ad
arco semplice filiforme, la cui gemella stava sul co-
stato del cadavere. Alla estremità opposta un grande
rasoio lungo mm. 125, il quale vedesi a fig. D. 21.
Infine nella terra si raccolsero frammenti di un altro
piccolo coltello convesso-concavo. In questo sepolcro

Fig. XXXV.

abbiamo quasi l'intero campionario dei bronzi di
M. Dessueri, meno la fibula a gomito. — I vasi poi
formavano due cumuli a destra e sinistra dell'ingresso,
mentre tutto il resto del suolo ne era sgombero. Si
salvarono due ollette (fig. D. 41). un bacino globare
ad anse acuminate sorretto da gambo cilindrico alto
cm. 20 (fig. D. 36), un anforettina grigia alta cm. 11,
un'altra lucida a striature verticali, ed un piattello
diam. cm. 16. Erano in frantumi irreparabili un ba-
cino globare a piede, un grande fiasco ed una olla.

Sep. Pai. 45. Un solo scheletro accompagnato da
cocci insignificanti.

Sep. Pai. 46. Piccola cella con tre scheletri, cir-
condati dal vasellame seguente: vasetto gemino a
calamaio, reso a fig. D. 52, ed alto mm. 65; proba-
bilmente si riferisce ad esso un coperchietto a disco.
Scodelletto grezzo senza collo alto cm. 8 V* (fig- D. 60).
Uozzo piattello, diam. cm 9. Un askos grezzo ed i
rottami di una olletta cipolliforme.

Sep. Pai. 47. Di piccole dimensioni con metà
della maceria ancora superstite davanti a la porta ;
nell'interno tre scheletri ripiegati, accompagnati dai
bronzi e vasi seguenti: sull'alto torace di ogni morto
una fibula dei tre tipi seguenti: ad arco semplice, ad
arco ingrossato (fig. D. 31), e serpeggiante ad occhio
(fig. D. 35); si badi al sincronismo dei tre tipi. Un col-
telluccio a fiamma spuntato, con un chiodetto al codolo
e lungo cm. 10 '/« (%■ D. 14). La punta di un pu-
gnalerò lanceolato lungo cm. 8. Una grande olla a
pignatta biconica, quadiiansata, alta cm. 19 (tipo
fig. D. 46); un'altra minore, dello stesso tipo, però
biansata. e due altre ancoia ma in frantumi.

Sep. Pai. 18. Di medie dimensioni (diametro
m. 1,70), aveva la bocca in parte disfatta per decom-
posizione della roccia: ma la maceria ne era ancora
a posto, e perciò intatto il contenuto. Gli scheletri
erano due. a gambe piegate; alla mano sinistra di uno
la bella daga in bronzo a codolo, con costa centrale,
e lunga cm. 24, riprodotta alla fig. D. 2; di una se-
conda lama di coltello a spina centrale acuta, lunga
cm. 12, metà giaceva accanto alla daga e metà al lato
opposto ; non so bene se per spezzamento rituale, o
perchè rimossa dai conigli ('). Il secondo morto aveva
pure alla sua mano sinistra la lama fig. D. 17, lunga
mm. 105, in apparenza coltelluccio spezzato, ma in
realtà rasoio. Davanti alla porta si raccolse il pun-
talino ombelicato in bronzo fig. D. 15, ed i frammenti
di una fibula serpeggiante ad occhio, la cui associa-
zione, per quanto essa sia di tipo arcaico, cioè colle
parti dell'arco rigonfie, coi bronzi precedenti è piut-
tosto sorprendente.

Il poco vasellame era collocato a sinistra dell' in-
gresso; consisteva in tre boccali ansati, alti cm. 13,
ed in una anforetta a strie verticali.

Sep. Pai. 49. Alquanto grande, con un solo sche-
letro nel centro, piegato e circondato di vasellame in
parte frammentato, e precisamente: seodellone, dia-
metro cm. 23 con tracce di rosso ; piattello a peduccio,

(') La prima versione è la più verosimile. Anche a Pan-
talea abbiamo sovente trovato la sola metà di una lama. E qui
come in altre necropoli, sovente lame spezzate Ricordo sopra
tutto la prima magnifica spada micenea da me scoperta in
Sicilia al Plemmirio, la quale era rotta in una dozzina di pezzi
{Hullett. Paletti, hai, 1891, p. 121).
 
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