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GLI HORRKA AGRIl'l'IANA

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zona sub-palatina compresa fra il Clivus Victoriae e il zazione del Palatino, iniziata nel sec. IV con l'oratorio

Vicus Tuscus. E pure la vecchia ed errata opinione con- imperiale di S. Cesario. Ed è chiesa bizantina - dedi-

tinua ad essere esposta, discussa e seguita anche in cata ad un martire orientale - come bizantine sono

libri recenti le chiese, che stanno fra il Palatino e il Tevere : S. Ana-

Ormai ogni dubbio - se ancora poteva sussistere - stasia, S. Giorgio, S. Maria in Cosmedin. Ma ciò che a

è risolto : gli scavi che hanno rimesso in luce la prima noi interessa in modo particolare - per le ricerche che

cohors degli Agrippiana confermano che S. Teodoro ci siamo proposte - è che in tutti i documenti pervenu-

sorge nell'ambito di codesti horrea, anzi mostrano che tici S. Teodoro apparisce come diaconia,
ne occupa precisamente la seconda cohors. La rotonda Le diaconie sono gli organi della beneficenza eccle-

dunque di S. Teodoro non è edificio antico adattato al siastica ; la quale - mentre l'Imperatore non risiede

Fio. K

culto cristiano ; ma è fin dall'origine sua una chiesa co-
struita in mezzo ad un edificio antico.

La chiesa è menzionata per la prima volta nel Liber
Pontificali? nella vita di Leone III (2); siamo dunque alla
fine del sec. VIII. Ma essa è certamente più antica perchè
il musaico della conca dell'abside risale alla fine del VI
o al principio del VII secolo (3). Che la chiesa sia an-
teriore al vi secolo è possibile, ma non può essere pro-
vato (4). Comunque S. Teodoro appartiene a quel ciclo
di edifici ecclesiastici (S. Maria Antiqua, S. Anastasia,
S. Sebastiano, S. Lucia) che completano la cristianiz-

(1) Non li cito, chè è inutile la bibliografia degli spropositi.

(2) Lib. Pont., ed. Duchesne, voi. II, pag. 12.

(3) ('osi De Rossi, Musaici, tav. XX, Grisar, Roma alla
fine del mondo antico, pag. 615 e quanti altri hanno studiato
quel musaico.

(4) E una mera congettura del Grisar, op. cit., ohe risalga
al 403.

più a Roma, mentre l'amministrazione pubblica si di-
sorganizza - non solo porge aiuto alla popolazione im-
miserita ma si sostituisce, sia pure con altro spirito,
all'Annona di Stato.

Come il trapasso si sia operato è difficile dire (*) ;
a noi basta constatare lo stato di fatto.

Già il Duchesne, studiando la distribuzione topogra-
fica delle diaconie, stabilì che queste, in ogni caso, fu-
rono sistemate in edifici civili pubblici (2). Pertanto
mi sembra necessario ammettere che quegli edifici
fossero dallo Stato già passati alla Chiesa.

Noto inoltre che alcune diaconie occupano luoghi
e edifici dipendenti dall'amministrazione dell'Annona:

(') Qualche cenno in Diehl, Admin. Byzant., pag. 332.
(2) Duchesne, Notes sur la topographie de Rome in Mèi.
tfarch. et d'Usi., 1887, pag. 237.
 
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