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Minto, Antonio: Le terme romane di Massaciuccoli
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LE TERME ROMANE DI MASSACIUCCOM
porto vi sono lo tracce di un altro incavo, che arriva
fino all'altezza di ni. 0,55 dal piano e che può avere
servito per l'incastro di una balaustra marmorea, la
quale forse divideva i passaggi alle due stanze con-
tigue al salone nel lato di ponente.
Verso il lato est, il salone non si presenta chiuso
doveva esservi l'ingresso alla, vasca, ed ai lati, fra i
pilastri e le ante, un muretto divisorio, di uno spes-
sore corrispondente alla metà del gradino di base, che
arrivava fino ad una determinata altezza a guisa di
balaustra, e del quale si vedono le tracce di imposta-
zione sulle ante_e sul gradino.
Fotogr. Carboni.
Fio. 5. — La cella frigidaria con la cascata dal ninfeo.
ma aperto sulla cella e la vasca del frigidarium (fig. 5). La cella frigidaria si presenta di pianta rettango-
la cella frigidaria, che a primo aspetto sembra for- lare, e, nella parte più elevata, era costrutta con la
mare tutto un insieme con il salone, costituisce invece vòlta divisa in tre scomparti ad archi incrociati, che
un ambiente ben distinto (cfr. tav. I, i). Agli angoli risultano evidenti dalla conformazione del muro orien-
rispettivamente nord-ovest e sud-est del salone il tale. Negli scompartì laterali le arcate erano aggettate
muro si protende elevato, formando come due ante, su pilastrini esilissimi, sporgenti agli angoli, e che si
ed in basso si solleva fra queste fino ad una deter- elevano a m. 6,20 dal piano della vasca ; al centro
minata altezza, costituendo una specie di gradino, del poi, verso il lato di ponente, le arcate dovevano pog-
medesimo spessore, sul quale forse erano impostati giare sui due pilastri sopra ricordati, e, verso il lato
due pilastriVquidistanti, destinati a sorreggere la vòlta est, sulle ante della grande apertura, con piano in
della cella frigidaria dal lato del salone. Nel mezzo declivio, rispondente sul ninfeo.
LE TERME ROMANE DI MASSACIUCCOM
porto vi sono lo tracce di un altro incavo, che arriva
fino all'altezza di ni. 0,55 dal piano e che può avere
servito per l'incastro di una balaustra marmorea, la
quale forse divideva i passaggi alle due stanze con-
tigue al salone nel lato di ponente.
Verso il lato est, il salone non si presenta chiuso
doveva esservi l'ingresso alla, vasca, ed ai lati, fra i
pilastri e le ante, un muretto divisorio, di uno spes-
sore corrispondente alla metà del gradino di base, che
arrivava fino ad una determinata altezza a guisa di
balaustra, e del quale si vedono le tracce di imposta-
zione sulle ante_e sul gradino.
Fotogr. Carboni.
Fio. 5. — La cella frigidaria con la cascata dal ninfeo.
ma aperto sulla cella e la vasca del frigidarium (fig. 5). La cella frigidaria si presenta di pianta rettango-
la cella frigidaria, che a primo aspetto sembra for- lare, e, nella parte più elevata, era costrutta con la
mare tutto un insieme con il salone, costituisce invece vòlta divisa in tre scomparti ad archi incrociati, che
un ambiente ben distinto (cfr. tav. I, i). Agli angoli risultano evidenti dalla conformazione del muro orien-
rispettivamente nord-ovest e sud-est del salone il tale. Negli scompartì laterali le arcate erano aggettate
muro si protende elevato, formando come due ante, su pilastrini esilissimi, sporgenti agli angoli, e che si
ed in basso si solleva fra queste fino ad una deter- elevano a m. 6,20 dal piano della vasca ; al centro
minata altezza, costituendo una specie di gradino, del poi, verso il lato di ponente, le arcate dovevano pog-
medesimo spessore, sul quale forse erano impostati giare sui due pilastri sopra ricordati, e, verso il lato
due pilastriVquidistanti, destinati a sorreggere la vòlta est, sulle ante della grande apertura, con piano in
della cella frigidaria dal lato del salone. Nel mezzo declivio, rispondente sul ninfeo.