DOI article:
Minto, Antonio: Le terme romane di Massaciuccoli
DOI Page / Citation link: https://doi.org/10.11588/diglit.12551#0256
431
LE TERME ROMANE DI MASSACIUCCOLI
432
stiti da tegulae con i margini rialzati, ài «tosso dimen-
sioni (lungh. m.0,65; largh. m. 0,48), Detti vani risul-
tano distribuiti su tre ordini sovrapposti (fig. 9): nel-
l'ordine inferiore sono più lunghi, dato il maggiore
spessore dell'alveo, ed anche più alti (m. 0,52) poiché
le tegulae sono poste sui lati e sul piano del vano, so-
l'alveo, annullando così lo spessore di queste, reso
considerevole dalla gradinata. Nel lato di mezzogiorno,
ove lo spessore tra la parete dell'alveo e quella della
cella risulta maggiore, troviamo, in corrispondenza
all'ordine superiore di tali cunicoli, un lungo cunicolo
che, in linea perpendicolare, circuisce la parete del-
condo la, dimensione maggiore, e precisamente due di
sèguito per lato ed una sul piano in modo che la lun-
ghezza del vano risulta di m. 0,96. Nel secondo e nel
terzo ordine invece, essendo le tegulae poste per lungo,
l'altezza del vano è minore, e cioè di m. 0,40, e la lun-
ghezza è di m. 0,65 corrispondente alla lunghezza delle
tegulae. Il fondo di questi vani, verso la parete della
vasca, era rivestito da lateres di forma triangolare.
Questo sistema di cuniculi fittili in corrispondenza con
i tubuli permetteva che il calore, salendo dall'ipocausto
lungo le pareti della cella, si avvicinasse alle pareti del-
l'alveo all'altezza del gradino superiore.
Questo grande alveo siispensus e tubulatus ricorda,
per la forma e per la capacità, quei grandi bacini desìi-
nati alla calida lavatio, in cui si discendeva per gradini
(descensio), e che prendevano anche il nome di soliam
quando i gradini erano conformati all'ingiro in modo
che i bagnanti potessero rimanere seduti.
Gli eruditi, che in passato si sono occupati delle
terme di Massaciuccoli, hanno molto discusso intorno
alla destinazione di tale parte dell'edificio, dove
molti hanno ravvisato quell'ambiente speciale del
LE TERME ROMANE DI MASSACIUCCOLI
432
stiti da tegulae con i margini rialzati, ài «tosso dimen-
sioni (lungh. m.0,65; largh. m. 0,48), Detti vani risul-
tano distribuiti su tre ordini sovrapposti (fig. 9): nel-
l'ordine inferiore sono più lunghi, dato il maggiore
spessore dell'alveo, ed anche più alti (m. 0,52) poiché
le tegulae sono poste sui lati e sul piano del vano, so-
l'alveo, annullando così lo spessore di queste, reso
considerevole dalla gradinata. Nel lato di mezzogiorno,
ove lo spessore tra la parete dell'alveo e quella della
cella risulta maggiore, troviamo, in corrispondenza
all'ordine superiore di tali cunicoli, un lungo cunicolo
che, in linea perpendicolare, circuisce la parete del-
condo la, dimensione maggiore, e precisamente due di
sèguito per lato ed una sul piano in modo che la lun-
ghezza del vano risulta di m. 0,96. Nel secondo e nel
terzo ordine invece, essendo le tegulae poste per lungo,
l'altezza del vano è minore, e cioè di m. 0,40, e la lun-
ghezza è di m. 0,65 corrispondente alla lunghezza delle
tegulae. Il fondo di questi vani, verso la parete della
vasca, era rivestito da lateres di forma triangolare.
Questo sistema di cuniculi fittili in corrispondenza con
i tubuli permetteva che il calore, salendo dall'ipocausto
lungo le pareti della cella, si avvicinasse alle pareti del-
l'alveo all'altezza del gradino superiore.
Questo grande alveo siispensus e tubulatus ricorda,
per la forma e per la capacità, quei grandi bacini desìi-
nati alla calida lavatio, in cui si discendeva per gradini
(descensio), e che prendevano anche il nome di soliam
quando i gradini erano conformati all'ingiro in modo
che i bagnanti potessero rimanere seduti.
Gli eruditi, che in passato si sono occupati delle
terme di Massaciuccoli, hanno molto discusso intorno
alla destinazione di tale parte dell'edificio, dove
molti hanno ravvisato quell'ambiente speciale del