Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]: Monumenti antichi (28.1922)

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Al, VIALE MANZONI IN ROM V

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figura giovanile seduta, ammantata, e la piccola figura
virile apparentemente nuda, di fronte, in piedi sotto
le fronde di un albero. Lo stesso Wilpert vorrebbe
quivi riconoscere, < in base alle credenze degli Oliti,
la ereazione di Adamo, compiuta da Yaldabaot».
Causa lo stato infelice di conservazione del dipinto,
non si può escludere che tra la figura grande sedala;
e la, figura piccola in piedi, intercorrano dei rapporti
materiali, come sarebbe se la, prima poggiasse la, mano
sinistra sulla spalla dell'altra. È assai probabile che
nella piccola figura in piedi si debba riconoscere Adamo,
nel Paradiso terrestre. Avremmo qui perciò la crea-
zione dell'uomo, con l'Uomo creato e il Creatore, il
quale però non occorre che sia Yaldabaot. potendo
anche essere Jeovah, il dio degli Ebrei e dei Cristiani.

Non dobbiamo però trascurare un elemento d'im-
portanza notevole per noi, e cioè quale potesse essere
l'aspetto originario di questa l'ascia di parete, della
cui decorazione figurata i tre quarti sono andati per-
duti. È quasi certo che la decorazione della parete
di l'ondo, la principale della camera, non potesse venir

sodato a sinistra

| . e il serpente

(scomparso)

meno a quelle leggi rigoróse di simmetria che vediamo
esattamente osservate sulle altre pareti: in maniera
che alla figura tuttora visibile, seduta a destra, una,
figura simile dovesse corrispondere all'estremità op-
posta della parete, volgendo le spalle alla prima.
Tra le due, poi, doveva sussistere un campo libero,
di notevoli proporzioni, il (piale non era stato certo
dimenticato dall'artista. Di ciò fa chiara testimonianza
l'albero, di cui soltanto pochi rami Fronzuti ancor si
distinguono dietro il capo della figura seduta. Que-
st'albero, piuttosto che con la, figura seduta, doveva
essere in rapporto con altra scena figurata sviluppata
nel campo mediano della parete. Non è da. escludere,
ed è anzi da, ritenere fermamente, che anche la scena
perduta dietro le spalle della figura grande tuttora,
visibile, illustrasse un episodio della Genesi. La pre-
senza dell'albero è assai probabile indizio del Paradiso
terrestre. Era qui forse rappresentata la creazione della
donna, episodio che trova logicamente il suo posto tra
la creazione dell'uomo e la tentazione del serpente (').
secondo l'unito specchio dimostrativo :

Paradiso Terrestre Personaggio (Jeovah) Adamo

(creazione della donna?) sedutila destra (creazione dell'uomo)

L'affinità formale della figura grande sopravvissuta,
con le figure ai lati degli arcosoli, è evidente. Le figure
ai lati degli arcosoli, piii piccole, sono tali, forse, sol-
tanto perchè la ristrettezza dello spazio disponibile ha
costretto l'artista a ridurre le proporzioni dei personaggi.

Chi mai sono costoro ? Secondo Wilpert, è « da un
lato Cristo che detta ad un evangelista in atto di scri-
vere e dall'altro il medesimo evangelista, che a sua
volta insegna ad un discepolo seduto », con riferimento
alle dottrine gnostiche. A noi pare che di questo passo
non solo si complichi enormemente lo stato delle cose,
ma che siano fraintesi irrimediabilmente gli elementi
costitutivi del giudizio. Non occorre profondità di dot-
trina, ma soltanto spirito di osservazione e pensiero
libero e non prevenuto, per convincersi che le quattro
figure sedute agli estremi degli arcosoli, in assoluta
identità di atteggiamenti e di attributi, sono figure
appartenenti tutte ad una medesima categoria, senza

differenza alcuna, reciproca, di l'unzione e di grado.
Sono personaggi questi, di cui nessuno intento a scri-
vere, ma tutti a leggere o a dilucidare il contenuto
del volume che tengono aperto nelle mani. Il soggetto
di ciascuna lettura o dilucidazione è il medesimo,
espresso e simboleggiato dal tempio, davanti a ciascuno
dei personaggi. Questi possono essere perciò soltanto
dei Profeti, e secondariamente degli Apostoli (2), ma
è da escludere in modo assoluto la presenza di Cristo
e di una qualunque gerarchia tra le dette figure. Cia-
scuna di queste sta a sè pur restando sullo stesso piede

(x) Sarebbe questa forse la più antica rappresentazione figu-
rata della creazione della donna (cfr. Sarcofago di S. Paolo cit.).

(2) Si vedrà, meglio in seguito quale delle due interpre-
tazioni sembri la più convincente. Diremo qui che il concetto
che ha guidato l'artista s'identifica con quello dell'autore del-
l'affresco con la Vergine, nella Catacomba di Priscilla (Wilpert,
tav. 22): da un lato il profeta, di fronte l'oggetto materia-
lizzato della profezia, in funzione di attributo del personaggio.