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AM'IKOO
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seo Vaticano : Ani. del Belvedere) a questa opera Prassitelica. Ma forse quella minutezza, quel voler
schiettamente prassitelica ; ed a Prassitele altri, tra ottener levità rosicchiando la massa, quell'accartoc-
cui il Dietrichson, hanno pensato. ciare le ciocche a mo' di conchiglie, è da riportarsi
Nei lineamenti, non v'ha Antinoo ffig. 1]; tutti a un tratto caratteristico di opere del periodo dei
.lo riconoscono, implicitamente anche quelli che par- Flavii ; è nella cosidetta Elettra di palazzo Doria,
lano di idealizzazione, perchè questa mai può giungere e in vari ritratti femminili, nella Giulia del Museo
a falsare le necessità del ritratto : tali e tali caratteri delle Terme e di Firenze, nella cosidetta Domizia
Fig. 1. — Testa del cosidetto Antinoo Capitolino.
occorrono per caratterizzare un tipo ; se non ci sono,
inutile è persistere in identificazioni senza base. In
Antinoo non abbiamo dinanzi uno dei cosidetti tipi
ideali, noti nell'arte greca, ma un ritratto, che, affi-
nato, perfezionato, non può però mai trasformarsi.
E nessuno dei suoi tratti caratteristici è conservato,
in quest'opera dai lineamenti armonici e sfumati,
dalla espressione di interiore concentrazione, priva
di sensualità; anche il dolore diffuso è spirituale,
intima malinconia ; nulla di analogo coll'animo del
Bitinio.
E passando ad una critica positiva, cerchiamo
di classificare il dato per cui più nettamente questa
opera si stacca dall'arte di Antinoo : cioè la chioma.
L'Helbig pensa alla fattura dell'età Antonina; lo Stuart
Jones ad una esecuzione Adrianea di acconciatura
Capitolina, e in altre opere che possiamo collocare
tra la fine del 1° secolo d. Cr. e l'inizio del 2° ; tratto
dipendente da un particolare di realtà ritrattistica
del tempo.
Anche gli altri elementi del capo sono da ripor-
tare, nella loro generalizzazione, ad un'opera non
particolarmente ritrattistica, ma avente valore più
largo, forse una figurazione di semidio o di eroe ; se
v'ha un tratto che richiama Antinoo, è la fattura del
naso alla radice, che ha reale riscontro colle opere
certe del Bitinio ; esso è però del tutto isolato.
Esame approfondito merita ancora il corpo di
questa statua [tav. 1,1]: snello, efebico, morbido, ma
sostenuto da uno scheletro solido, da una armonica
muscolatura, proporzionato ; la posa, di carattere
Policleteo, appare passata attraverso una nuova sen-
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seo Vaticano : Ani. del Belvedere) a questa opera Prassitelica. Ma forse quella minutezza, quel voler
schiettamente prassitelica ; ed a Prassitele altri, tra ottener levità rosicchiando la massa, quell'accartoc-
cui il Dietrichson, hanno pensato. ciare le ciocche a mo' di conchiglie, è da riportarsi
Nei lineamenti, non v'ha Antinoo ffig. 1]; tutti a un tratto caratteristico di opere del periodo dei
.lo riconoscono, implicitamente anche quelli che par- Flavii ; è nella cosidetta Elettra di palazzo Doria,
lano di idealizzazione, perchè questa mai può giungere e in vari ritratti femminili, nella Giulia del Museo
a falsare le necessità del ritratto : tali e tali caratteri delle Terme e di Firenze, nella cosidetta Domizia
Fig. 1. — Testa del cosidetto Antinoo Capitolino.
occorrono per caratterizzare un tipo ; se non ci sono,
inutile è persistere in identificazioni senza base. In
Antinoo non abbiamo dinanzi uno dei cosidetti tipi
ideali, noti nell'arte greca, ma un ritratto, che, affi-
nato, perfezionato, non può però mai trasformarsi.
E nessuno dei suoi tratti caratteristici è conservato,
in quest'opera dai lineamenti armonici e sfumati,
dalla espressione di interiore concentrazione, priva
di sensualità; anche il dolore diffuso è spirituale,
intima malinconia ; nulla di analogo coll'animo del
Bitinio.
E passando ad una critica positiva, cerchiamo
di classificare il dato per cui più nettamente questa
opera si stacca dall'arte di Antinoo : cioè la chioma.
L'Helbig pensa alla fattura dell'età Antonina; lo Stuart
Jones ad una esecuzione Adrianea di acconciatura
Capitolina, e in altre opere che possiamo collocare
tra la fine del 1° secolo d. Cr. e l'inizio del 2° ; tratto
dipendente da un particolare di realtà ritrattistica
del tempo.
Anche gli altri elementi del capo sono da ripor-
tare, nella loro generalizzazione, ad un'opera non
particolarmente ritrattistica, ma avente valore più
largo, forse una figurazione di semidio o di eroe ; se
v'ha un tratto che richiama Antinoo, è la fattura del
naso alla radice, che ha reale riscontro colle opere
certe del Bitinio ; esso è però del tutto isolato.
Esame approfondito merita ancora il corpo di
questa statua [tav. 1,1]: snello, efebico, morbido, ma
sostenuto da uno scheletro solido, da una armonica
muscolatura, proporzionato ; la posa, di carattere
Policleteo, appare passata attraverso una nuova sen-