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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 30.1925

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Bianchi Bandinelli, Ranuccio: Clvsivm: ricerche archeologiche e topografiche su chiusi e il suo territorio in età etrusca
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https://doi.org/10.11588/diglit.12552#0165
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295

CLVSIVM. - RICERCHE ARCHEOLOGICHE E TOPOGRAFICHE SU CHIUSI

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g) tre idem a ciotola più grande (0.15-0.13);

A) due piccoli crateri (altcz. 0.08) ;

i) due boccalini ansati (altcz. 0.08);

/) idem, più grandi con abbondanti traccie del
tessuto di cui alla lettera b;

m) piccola kylix tornita in terra gialla, decorata
a striscie rosse di tipo protogreco (diam. 0.09);

n) due tazze di bronzo baccellate (diam. 0.12),
una delle quali conteneva forse in origine del vino
(scaglie verdi di acetato di rame);

0) ciotola semisferica di bronzo, con rilievo
tondo nel fondo (diam. 0.18);

Fig. 22. - Pianta della Tomba della Scimmia.

p) lama di ferro rotta in due pezzi - lunghezza
0.26. Era un pugnale col manico di legno, deposto
sotto la seggiola del canopo;

q) simile, lunghezza 0.20 - trovato insieme a
frammenti di ferro (fibule?) sul fondo dello ziro.
(Schiff-Giorgini, loc. cit.).

Lo Schiff, per la tecnica della pittura del canopo
e dei vasi e specialmente per Polletta b che, egli dice,
« non ha riscontro in Chiusi », pensa con ragione a
una parziale importazione dalla Etruria Meridionale

N. 113 : è la famosa tomba della Scimmia, sco-
perta dal Francois nel 1846 e, con quella del Colle,
l'unica delle tombe dipinte chiusine attualmente visibile,

(1) A tale olletta si duo trovare riscontro nel vasellame che
caratterizza le tombe del tipo h. 64-75, e ciò testimonia la con-
tinuità di questa importazione anche nell'epoca posteriore delle
tombe a camera. Cfr. cap. IV, § 4, gruppo I.

benché assai deperita. Appare che sopra ad essa fosse
stato costruito un tumulo solo in parte artificiale, e
addossato al naturale pendio del colle; la tomba è
perciò proiondissima e vi si accede per una lunga e ri-
pida scala che è stata modernamente costruita in parte
nel «dromos», il quale aveva minor pendenza, e sboc-
cava più in basso, al disotto dello strada che va al lago.
Diamo la pianta alla fig. 22.

Non è questo il luogo per addentrarsi in uno studio
analitico delle pitture di questa tomba: perciò le de-
scriveremo molto sommariamente.

Esse si trovato come fregio alla camera centrale B,
che, a differenza della tomba del Colle, è fornita di
banconi funebri. La rappresentazione non forma un
insieme logico, ma ogni figura o gruppo sta a sè come
tanti tipi caratteristici W. Cominciando da sinistra verso
destra abbiamo:

a) una veste orlata posata sopra una sedia -
due uomini che tengono dei rami in mano - un altro
con una tromba a torma di lituo - altro uomo con
ramo e lira (?) : tutti verso destra e vestiti con manti
bianchi, bordati :

b) tre bighe verso sinistra; fra di esse si cac-
ciano due fanciulli e un cane: a terra giacciono dei
grossi involti coperti da rete, simili, nell'aspetto, a
grosse pigne (« Moratores ludi?»);

e) piccolo gnomo (?) barbuto, d'aspetto ridicolo,
tenuto per mano da un grande uomo barbuto ; entrambi
tengono un ramo ed hanno cuscinetti alle ginocchia e
ai talloni;

d) un cavaliere giovinetto, nudo, seduto da una
sola parte del cavallo (desiliente ?) accanto ad altro
cavaliere con barbetta, in atto di lanciare un giavel-
lotto - due lottatori, di cui l'uno ha sollevato l'altro
completamente da terra - un maestro dei giochi « ago-
nothetes » con corta barba, capelli lunghi calamistrati,
corona e veste azzurra; dietro a lui, in un cespuglio;
una scimmia con collare e catena (essa ha dato il
nome alla tomba).

e) giovinetto con un ramo nella destra e una
specie di « bombylios » nella sinistra, in atto di por-
gerlo ad un uomo con lunghe basette, che sostiene
una lunghissima lancia; alla parete figura appeso un
vaso a forma di grande « bombylios » - due pugilisti

(2) Cfr. le osservazioni del V. Stryck, Studien uber etru-
skische Kammergraeber, p. 69.
 
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