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Real Museo Borbonico — 12.1839

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Tavola I - LX [Text und Tafeln]
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https://doi.org/10.11588/diglit.10800#0137
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14 VOL. XII. TAY. XXL a XXIII.

Urano , Crono , Giove, e Bacco. Secondo questi
principii taluni come Aristide (i) consideravano
Bacco e Giove come la stessa persona ; altri poi
dicevano che Giove creato aveva V universo , e
Bacco ne teneva l'impero (2). E Giuliano sostenne
che Bacco la creazione individuale (3) avesse ri-
cevuta da Giove , da chi egli stesso era uscito e
quella comunicata a tutte le cose visibili, come
gran Demiurgo (4). Al quale furono date due gran-
di tazze o crateri , una della dimenticanza che
facendo obliare alle anime la loro origine le spin-
geva a scendere nei corpi (5) un' altra della sa-
pienza alla quale appressandosi le anime si ri-
cordavano del Cielo e cercavano di tornarvi. Le
anime che accostavansi al primo vaso scendevano
in terra, o perchè erano incapaci di regolare l'eco-
nomia dell' universo, o per espiare qualche pena,

(1) Orat. in Bacch. p. 29 ed. Iebb.

(2) Proclo nel Timeo di Platone p. 356 e nel Parmenide presso Bentley Epist.
ad Mill. p. 455. Lips.

(3) Orat. v. p. 179. Spauh.

(4) Macrobio Somn. Scip. I cap. 12.

(5) Plotino Ennead. IV, 9. Vedi anche Wyttembach. a Plutarco de S. N. V.
v. p. n3.

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