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Napoli nobilissima: rivista d' arte e di topografia napoletana — 11.1902

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Nr. 12
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Cosenza, Giuseppe: Giuseppe Bonito, [5]
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https://doi.org/10.11588/diglit.71021#0198

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182

NAPOLI NOBILISSIMA

nel 29 settembre del 1796 (0 e fu proseguita contro la
Cavallaro, la quale, a sua volta, essendosi rimaritata con
Ferdinando Grossi di Castellammare, donava al marito tutti
i beni su cui si agitava la causa (2).
Ma nel settembre del 1801 morì Rosa Cavallaro (3); e
Ferdinando Grossi, per cavarsi d'impaccio, poiché Rosa
Bonito aveva fatto sequestrare i beni dell'eredità, ricorse
all'Udienza di Guerra e Casa Reale per l'alienazione ai
creditori dei beni della defunta moglie (4).
Nell'agosto del 1803 muore l'ultima dei Bonito, la no-
nagenaria Rosa (5), che, fin dal 1798, aveva fatto una do-
nazione alla nipote M. Giuseppe Ciroffi, figlia di M. Rosa
Vaccaro (6), la quale poi dona, a sua volta, alla stessa i
diritti vantati sull'eredità (7). Finalmente, per porre ter-
mine ad ogni controversia, essendo morti tutti i princi-
pali attori della lunga vertenza, si contentò il Mauri, ma-
rito di M. Giuseppa, di quel che rimaneva, circa du-
cati 5000 (8); e così l'eredità del pittore Giuseppe Bonito,
di circa ducati 17,000 in origine, acquistata col lavoro,
poi stremata, sballottata per i tribunali e sbocconcellata, fu
raccolta da estranei, e la famiglia si estinse in due donne,
di cui una aveva sposato, come si è detto, Antonio Mauri,
e l'altra, Anastasia, Antonio Vitelli.
E della celebre quadreria? Essa, con le successioni, passò
da Giuseppe a Michele Bonito; da Michele a Pietro; da
Pietro a Rosa Cavallaro; da Rosa Cavallaro a d. Ferdi-
nando Grossi, nel cui possesso rimase ad onta della lite,
per esser da costui sparpagliata nelle mani di rivenditori
a dozzina, che l'acquistarono a vilissimo prezzo.
Che cosa conteneva questa quadreria? Negli atti della
causa ne è riportato l'elenco (9), che val la pena di trascri-
vere qui: erano bozze di quadri già conosciuti, macchiette,
tele non terminate.

Un quadro senza cornice (p. 8 x 4) - Ercole.
» con cornice dorata (p. 5 x 8) - La caduta degli angeli.
» » (p. 3 x 4) - La Vendemmia.
» » (p. 6x2.50) - Disegnatrice di pittura.
» senza cornice (p. 7 x 4) - La Giustizia.
» » (p. 8 x 5) -// nostro Sovrano (D. G.).
Due quadri » -I Sovrani.
» » -Bambocciate.
Un quadro » (p. 8 x 6) - Sposalizio di S. Giuseppe.

(1) Reg. parrocch. del duomo di Cast., Morti, voi. VII, pag. 326.

(2) Istrum. per not. Maturi in Arch. Not., 1797, e per not. Cer-
velli, id., 28 dicembre 1800.

(3) Fede di morte al f. 54 del II voi. del Processo cit.

(4) Processo cit., f. I.

(5) Processo id., f. 209.

(6) Istrum. per not. Ferraro in Arch. Not., 12 dicembre 1798.

(7) Istrum. per not. Zeno, id., 1 luglio 1808.

(8) Processo cit., f. 174.

(9) Processo cit., f. 31 e seg. del vol. II. È l'elenco dei beni di Pie-
tro Bonito.

Un quadro con
cornice
(p. 8 x 6) - Ambasciatore di Tripoli.
»
»
(p. 5 x 8) - Imperatrice reale.
»
»
(p. 5 x 2.50) - S. Chiara.
Quattro quadri
»
(p. 3 x 2.50; 3 x 5) - diverse macchie.
Cinque quadri
»
(p. 4 x 3) - Famiglia reale di Spagna con il
nostro Sovrano infante.
Un quadro
»
(P- 7 X 5) ~ S. Lazzaro.
»
»
(p.7 x 3)-macchia della cappella reale di Caserta
»
»
(p. 8 x 6) - S. Michele.
»
»
(p. 6 x 3.50) - Addolorata.
»
(p. 4 x 3.50) - Sposalizio della B. V.
»
»
(p. 2 x 2.50) - B. V. delle Grazie.
Due quadri
»
(p. 5) - B. V. della Purità.
»
(p. I x 1.50) due Apostoli.
» senza
cornice
(p. 3 x 2.50) - S. Giuseppe - Vergine col Bambino.
Un quadro
»
(p. 4 x 3) - Gesù e la Maddalena.
»
»
(p. 4 x 3) - La Vergine e S. Ignazio.
»
»
(p. 6 x 4) - Re, Regina e loro figliuolanza.
» con
cornice
(p. I x 1.50) - Ecce Homo.
Due quadri
»
(p. I x 1.50 - S. Giuseppe - Vergine col Bambino.
Un quadro
»
(p. 5 x 2.50) - Fuga in Egitto.
Due soprapporti
con cornici (p. 6 x4)- Maestro di scuola con discepoli.

- Maestra.

Senza più precisa indicazione questi altri, risultanti dal-
l'elenco di Ferdinando Grossi U):
Baccante, Daniele nella fornace, Vergine con S. Fr. Sa-
verio ed altri santi, S. Giovanni Battista ed altre figure, Ver-
gine e S. Lorenzo, Vergine e S. Gaetano, Convito di Baldas-
sarre, Vergine e S. Filippo, S. Barbara, tre Dee con altre
figure, Torre con diverse figure, Annunziata, Angelo Cu-
stode, Presentazione della Vergine al Tempio, il Salvatore che
dà le chiavi a S. Pietro, la Pietà. Altri 28 quadri tra grandi,
piccoli e mezzani, di diverse pitture.
Molti di questi quadri il lettore li avrà già conosciuti tra
i menzionati o descritti innanzi. Appena dopo la morte di
Giuseppe, Michele avanzò al re un'altra domanda perchè
ne avesse fatti apprezzare quattro, li avesse comprati e messi
nella pinacoteca di Capodimonte (2). Essi erano i seguenti:
(p. 14% x 9I) - N. S. che promette le chiavi a S. Pietro.
(p. 434 X 2I) - macchia del quadro di S. Chiara.
(P- 7 X 5) - S. Lazzaro.
(p. 6 x 4.%) - Cristo morto pianto da tre angeli.
Il re ne diede incarico ai pittori Filippo Hackert e Fe-
derico Anders, i quali apprezzarono il primo due. 500, il
secondo 80, il terzo 80, ed il quarto 120. Ma il Bonito non
fu contento, e presentò una seconda supplica, dicendo che
« quanto eccellente Professore egli è l'Hackert nella di-
pintura de' Paesi e Vedute, così non può avere una giu-
sta idea di quanto appartiene alle figure; supplica pertanto
la M. V. l'oratore, acciò si degni di commetter l'apprezzo

(1) Processo cit., f. 121.
(2) V. Borzelli in Nap. nob., IX, p. 111 e 125.
 
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