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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 9.1903

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Colasanti, Arduino: Un Sarcofago inedito con rappresentazioni cristiane
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https://doi.org/10.11588/diglit.18746#0033
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UN SARCOFAGO INEDITO CON RAPPRESENTAZIONI CRISTIANE 27

Certo l’artista con la figura femminile, la quale tende la
mano destra verso il clipeo centrale, ha voluto rappresentare la
Vergine. Il tipo della Madonna velata e acclamante il Cristo,
attraverso i musaici, gli avori, le lamine del VI e IX secolo
perdura, sopra tutto nell’arte orientale, parecchio tempo dopo
il mille. In fatti le rappresentazioni simili del celebre trittico
Harbaville \ dell’avorio della biblioteca Casanatense in Roma -,
della tavoletta eburnea che si vide alla Loan Exposition in
Londra 1 2 3, della coperta che si conserva nel tesoro della catte-
drale di Hildesheim e di moltissimi altri monumenti che vanno,
come questi, dal secolo decimo al deeimoterzo, non ci lasciano
alcun dubbio sulla interpretazione della figura femminile del
sarcofago di Spoleto.

Nell’iconografia più comune, alla figura della Vergine fa ge-
neralmente riscontro, dall’altro lato del Cristo, quella di s. Gio-
vanni Battista. Nel sarcofago in vece, così alla destra del Cristo
come alla sinistra della Madonna, sono rappresentati due monaci
che la foggia del vestire, uguale a quella che si ritrova nelle pit-
ture di s. Angelo in Formis 4, di Subiaco e della cripta di Anagni5,
indica chiaramente per benedettini.

1 De Dinas, Aneiens ivoires sculptés. Le tripiyque byzantin de la cól-
lection Harbaville à Arras, in Bevue de VArt Chrétien, 1885; Molinier,
Histoire generale des arts appliqués à Vindustrie, Paris, Levy, I, 99 e segg.;
Schlumberger, Un tryptique byzantin en ivoire, in Gazette des beaux arts,
1891 ; Venturi, Storia dell’arte italiana, Milano, Hoepli, 1902, II, p. 584
e segg.

2 Venturi, op. cit., II, p. 587 e segg.

3 Venturi, op. cit., II, p. 592 e segg.; A. Colasanti, Nuovi riscontri
su la Dalmatica Vaticana, in Nuovo Bullettino di Archeologia Cristiana,
anno Vili, n. 3, 4, p. 173, 174.

4 F. X. Kraus, Die Wandgemàlde von Sant’ Angelo in Formis, in
Jahrbuch fùr Kònigliche preussichen Kunstsammlungen, XIV ; Id., Ge-
schichte der christliche Kunst, Freiburg, 1897, II, 64; Dobbert, Die Wand-
gemàlde von s. Angelo in Formis, in Jahrb. f. Kònigl. preuss. Kunst-
samm., XV.

5 P. Toesca, Gli affreschi della cattedrale di Anagni, ne Le Gallerie
nazionali italiane, Roma, 1902, V, p. 116 e segg.
 
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