ESCURSIONE’ a. CORA 20 r
dèli’aria il villaggio si trova oggi quasi deserto,
non essendovi rimasti , che pochi abitanti, lo cre-
do , che fra un secolo si ridurrà allo stato di sem-
plice casale. La chiesa è l'oggetto principale, che
meriti di essere veduto, essendo sufficientemente
bella per un villaggio in rovina.
Continuando il cammino, si vede a sinistra Satricum, og-
sulla sommità di una montagna un miserabile vii-~ ab
laggio de’bassi tempi, detto Rocca Massima. Io
non vi sono salito, ma mi si dice, che vi siano
avanzi di mura costrutte di poligoni, e perciò vi
si deve supporre l’esistenza di un’antica città V ol-
sca, forse Satricum.
Presso Cora, sopra una eminenza a sinistra Chiese <tì
della strada si vede la chiesa di S. Francesco, nel- e \ieir\nnutA
la quale non esiste oggetto degno di osservazione ; aiata presseC®
solo posso notare, che questa è la passeggiata, e
luogo di diporto della città. Nel convento però ivi
annesso merita di essere veduto il Refettorio ,
adornato di pilastrini di legno, sopra i capitelli
de’quali un Fra Vincenzo da Bassiano intagliatore ,
che scolpì il Crocifisso di Nemi, e di Bassiano,
rappresentò la vita di S. Francesco , e varj animali.
A destra della strada havvi un vasto olivete , vol-
garmente chiamato F Insito , nel recinto del quale
esiste un monumento de’ bassi tempi di forma ro-
tonda, forse cappella rurale. Proseguendo il cam-
mino verso Gora, prima di giungere alla porta sì
vede a destra un ponte, pel quale si va ad un Romi-
torio , e ad una piccola chiesa detta dell’Annunziata,
essendo dedicata all’Annunciazione della Vergine.
Questo tempietto è coperto di pitture fatte ne’pri-
mi tempi delle arti moderne ; esse rappresentano
parecchie storie del vecchio Testamento. In queste
pitture il colorito , il contorno, e l’espressione
delle teste è assai buono ; il resto delle figure , e
dèli’aria il villaggio si trova oggi quasi deserto,
non essendovi rimasti , che pochi abitanti, lo cre-
do , che fra un secolo si ridurrà allo stato di sem-
plice casale. La chiesa è l'oggetto principale, che
meriti di essere veduto, essendo sufficientemente
bella per un villaggio in rovina.
Continuando il cammino, si vede a sinistra Satricum, og-
sulla sommità di una montagna un miserabile vii-~ ab
laggio de’bassi tempi, detto Rocca Massima. Io
non vi sono salito, ma mi si dice, che vi siano
avanzi di mura costrutte di poligoni, e perciò vi
si deve supporre l’esistenza di un’antica città V ol-
sca, forse Satricum.
Presso Cora, sopra una eminenza a sinistra Chiese <tì
della strada si vede la chiesa di S. Francesco, nel- e \ieir\nnutA
la quale non esiste oggetto degno di osservazione ; aiata presseC®
solo posso notare, che questa è la passeggiata, e
luogo di diporto della città. Nel convento però ivi
annesso merita di essere veduto il Refettorio ,
adornato di pilastrini di legno, sopra i capitelli
de’quali un Fra Vincenzo da Bassiano intagliatore ,
che scolpì il Crocifisso di Nemi, e di Bassiano,
rappresentò la vita di S. Francesco , e varj animali.
A destra della strada havvi un vasto olivete , vol-
garmente chiamato F Insito , nel recinto del quale
esiste un monumento de’ bassi tempi di forma ro-
tonda, forse cappella rurale. Proseguendo il cam-
mino verso Gora, prima di giungere alla porta sì
vede a destra un ponte, pel quale si va ad un Romi-
torio , e ad una piccola chiesa detta dell’Annunziata,
essendo dedicata all’Annunciazione della Vergine.
Questo tempietto è coperto di pitture fatte ne’pri-
mi tempi delle arti moderne ; esse rappresentano
parecchie storie del vecchio Testamento. In queste
pitture il colorito , il contorno, e l’espressione
delle teste è assai buono ; il resto delle figure , e