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Nibby, Antonio
Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de'dintorni di Roma (Tomo 3) — [Italien?]: [Verlag nicht ermittelbar], 1837

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https://doi.org/10.11588/diglit.71099#0021
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numero ; ed in luogo di quello doversi porre qualcuno
de' libri perduti forse il XII, perchè dalla epitome pub-
blicata dal chiariss. Mai, oggi cardinale della Chiesa Ro-
mana apparisce che nel XII. di Dionisio molti fatti si
comprendevano , che Livio narra nel IV; ora appunto
nel IV. c. LIIL LV. e LVI. lo storico patavino rac-
conta le gesta avvenute presso quella città, o fortezza ,
che egli chiama Arse Carventana. E nell'anno 247 di
Roma narra come i Volsci occuparono l'arce Carventana,
e l'esercito romano la riprese profittando di un momen-
to di negligenza di quelli che la occupavano, usciti per
saccheggiare ; l'anno seguente una negligenza simile per
parte de'Romani ne fece padroni gli Equi alleati de'Vol-
sci, nè per quanto facessero onde ritoglierla i Romani
la poterono riavere ; e nel 349 era ancora in potere de-
gli Equi e de'Volsci collegati. Queste sono le poche no-
tizie, che di quella rocca ci rimangono, le quali però,
se non dimostrano pienamente essere l'Arce Carventana
nel sito di Rocca Massima, non si oppongono nemme-
no a tal congettura. Imperciocché era l'Arce Carventana
di origine latina, come dimostra Dionisio citato da Ste-
fano: era nel tempo medesimo sul limite di quel terri-
torio a contatto coi Volsci, e soggetta alle scorrerie de-
gli Equi, come mostra Livio: era finalmente così forte,
che non si poteva prendere se non per sorpresa, e che
potè resistere a due eserciti consolari, circostanze , che
in Rocca Massima si ritrovano a segno che il fatto si
rinnovò l'anno 1557 quando per sorpresa venne occu-
pata dalle genti del duca d'Alba, come si legge in Bor-
gia istoria della Chiesa e Città di V elietri p. 434. Nel
rimanente Rocca Massima ebbe ne' tempi andati com-
mune il fato con Giuliano circa i signori, che la pos-
sederono , ed in ultimo per eredità passò dai Salviati
ai Borghese, che la ritengono, v. GIULIANO.
 
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