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Presso questa fabbrica magnifica, ma sulla via ro-
mana detta pur costanziana è 1' edificio noto col nome
di Tempio della Tosse, denominazione non appoggiata
nè a passi di antichi scrittori, nè a documenti, nè a mo-
numenti, ma solo alla tradizione del volgo, e di origine
ignota; ma certamente non anteriore al secolo XVI, non
facendosene antecedentemente menzione. La pianta in-
terna di questo edificio è rotonda ; la esterna è ottan-
golare ; la costruzione non è certamente anteriore al se-
colo IV, della era volgare essendo una opera mista ,
irregolare, composta di uno strato di piccoli tetraedri in-
formi di tufa, e di tre, o quattro strati di frantumi di
mattoni, e per conseguenza analoga a quella della villa
di Massenzio presso la via appia. La porta era verso la
strada : ivi vedesi un architrave di marmo dello stesso
tempo. Otto vani si aprono dintorno, quattro rettilinei ,
frai quali contasi la porta, e quattro curvilinei; e sopra
ciascun vano corrisponde una fenestra molto ampia, nel
mezzo poi della volta è un occhio. Ne'vani rettilinei a
destra e sinistra della porta sono tre piccole nicchie. Le
vestigia di pitture cristiane rappresentanti il Salvatore
e la Vergine che veggonsi nell'interno, opera del secolo
XIII. come pur quelle che veggonsi nel portichetto ad-
dossato alla porta nello stesso secolo, mostrano, che, se
non prima, almeno a quella epoca fu ridotto questo edi-
ficio in chiesa cristiana, e forse per qualche particola-
re divozione del popolo alla Vergine contro la tosse,
insinuossi la denominazione volgare di questa fabbrica.
L'uso primitivo non fu certamente di tempio, man-
candone le parti, nè di sepolcro, essendovi troppe fe-
nestre, ed avendo la porta rivolta alla via: quindi le de-
nominazioni di tempio della Tosse, e di sepolcro della
gente Tossia sono insostenibili. Forse fu originalmente
cretto per una chiesa. Nella bolla di Benedetto VII.
Presso questa fabbrica magnifica, ma sulla via ro-
mana detta pur costanziana è 1' edificio noto col nome
di Tempio della Tosse, denominazione non appoggiata
nè a passi di antichi scrittori, nè a documenti, nè a mo-
numenti, ma solo alla tradizione del volgo, e di origine
ignota; ma certamente non anteriore al secolo XVI, non
facendosene antecedentemente menzione. La pianta in-
terna di questo edificio è rotonda ; la esterna è ottan-
golare ; la costruzione non è certamente anteriore al se-
colo IV, della era volgare essendo una opera mista ,
irregolare, composta di uno strato di piccoli tetraedri in-
formi di tufa, e di tre, o quattro strati di frantumi di
mattoni, e per conseguenza analoga a quella della villa
di Massenzio presso la via appia. La porta era verso la
strada : ivi vedesi un architrave di marmo dello stesso
tempo. Otto vani si aprono dintorno, quattro rettilinei ,
frai quali contasi la porta, e quattro curvilinei; e sopra
ciascun vano corrisponde una fenestra molto ampia, nel
mezzo poi della volta è un occhio. Ne'vani rettilinei a
destra e sinistra della porta sono tre piccole nicchie. Le
vestigia di pitture cristiane rappresentanti il Salvatore
e la Vergine che veggonsi nell'interno, opera del secolo
XIII. come pur quelle che veggonsi nel portichetto ad-
dossato alla porta nello stesso secolo, mostrano, che, se
non prima, almeno a quella epoca fu ridotto questo edi-
ficio in chiesa cristiana, e forse per qualche particola-
re divozione del popolo alla Vergine contro la tosse,
insinuossi la denominazione volgare di questa fabbrica.
L'uso primitivo non fu certamente di tempio, man-
candone le parti, nè di sepolcro, essendovi troppe fe-
nestre, ed avendo la porta rivolta alla via: quindi le de-
nominazioni di tempio della Tosse, e di sepolcro della
gente Tossia sono insostenibili. Forse fu originalmente
cretto per una chiesa. Nella bolla di Benedetto VII.