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polcro, poscia un edificio rotondo di costruzione lateri-
zia del IV. secolo della era volgare, sufficientemente ben
conservato, e dopo altri ruderi informi circa un quarto
di miglio di là dall'Orto di mezzo la via appia comin-
cia a salire il ciglio del cratere di Vallericcia verso sud-
est. Ivi è un magnifico testimonio della grandezza ro-
mana; imperciocché dovendo dal recesso della valle sa-
lire al ciglio, ardua sarebbe stata la strada senza prepa-
rare con grandi lavori il suolo : quindi prendendo da
lungi la salita si preparò, come un argine, pel tratto di
circa 700 piedi di lunghezza, ed è questo lavoro por-
tentoso che va sotto il nome di sostruzione della via ap-
pia. Essa è costrutta intieramente di massi quadrilateri
di peperino lunghi ciascuno 7 piedi circa, alti quasi 2.
Questo muro andando sempre crescendo perviene a cir-
ca 40 piedi di altezza verticale. Le pietre degli strati
sono poste alternativamente nella lunghezza e nella gros-
sezza, come in altri lavori republicani del secolo VI e
VII di Roma, indizio che forse il lavoro dee ascriversi
a Caio Gracco. Quest'argine ha circa 39 piedi di gros-
sezza, e siccome trovasi verso il recesso di una conval-
le, perciò affine di mantenere libero lo scolo alle acque
superiori, sotto 1' argine stesso lasciaronsi aperti tre ar-
chi con archivolto formato da pietre non acuminate ma
rotondate. Questi in parte sono oggi interrati, in parte
ridotti ad usi moderni, e variano per la grandezza, poiché
questa è relativa allo stato del suolo. Di là dal terzo arco
vedesi un rinfianco costrutto di pietre men regolari, ma
riquadrate, alto circa 12 piedi, e di quasi 8 piedi di spor-
to. Sul termine della sostruzione di pietre quadrilatere è
un ristauro di opera incerta di pezzi di lava, costruzione
de'tempi sillani. Ivi la strada gira intorno al cratere, e cir-
ca un miglio dopo Albano volge a sinistra, e riprende
la direzione retta verso Terracina. Alla estremità di Gen-
polcro, poscia un edificio rotondo di costruzione lateri-
zia del IV. secolo della era volgare, sufficientemente ben
conservato, e dopo altri ruderi informi circa un quarto
di miglio di là dall'Orto di mezzo la via appia comin-
cia a salire il ciglio del cratere di Vallericcia verso sud-
est. Ivi è un magnifico testimonio della grandezza ro-
mana; imperciocché dovendo dal recesso della valle sa-
lire al ciglio, ardua sarebbe stata la strada senza prepa-
rare con grandi lavori il suolo : quindi prendendo da
lungi la salita si preparò, come un argine, pel tratto di
circa 700 piedi di lunghezza, ed è questo lavoro por-
tentoso che va sotto il nome di sostruzione della via ap-
pia. Essa è costrutta intieramente di massi quadrilateri
di peperino lunghi ciascuno 7 piedi circa, alti quasi 2.
Questo muro andando sempre crescendo perviene a cir-
ca 40 piedi di altezza verticale. Le pietre degli strati
sono poste alternativamente nella lunghezza e nella gros-
sezza, come in altri lavori republicani del secolo VI e
VII di Roma, indizio che forse il lavoro dee ascriversi
a Caio Gracco. Quest'argine ha circa 39 piedi di gros-
sezza, e siccome trovasi verso il recesso di una conval-
le, perciò affine di mantenere libero lo scolo alle acque
superiori, sotto 1' argine stesso lasciaronsi aperti tre ar-
chi con archivolto formato da pietre non acuminate ma
rotondate. Questi in parte sono oggi interrati, in parte
ridotti ad usi moderni, e variano per la grandezza, poiché
questa è relativa allo stato del suolo. Di là dal terzo arco
vedesi un rinfianco costrutto di pietre men regolari, ma
riquadrate, alto circa 12 piedi, e di quasi 8 piedi di spor-
to. Sul termine della sostruzione di pietre quadrilatere è
un ristauro di opera incerta di pezzi di lava, costruzione
de'tempi sillani. Ivi la strada gira intorno al cratere, e cir-
ca un miglio dopo Albano volge a sinistra, e riprende
la direzione retta verso Terracina. Alla estremità di Gen-