Pi k cio 27
mavasi Mons Calvarellus, come si trae dall’ inventario
de’ beni della chiesa di s. Giovanni a Porta Latina in-
serito dal Crescimbeni nella storia di quella chiesa
p.203;documento che rimonta ai tempi di Bonifacio Vili,
che morì, come è noto l’anno 1303. Le lacinie di s.
Croce in Gerusalemme , di porta Maggiore , ed altre
adjacenti si considerano come parte delle Esquilie, quan-
tunque ne siano disgiunte, e probabilmente sotto que-
sta denominazione corninone vennero comprese dagli an-
tichi. Nel rimanente quanto alla loro natura non diffe-
riscono dagli altri colli adiacenti. Del colle degli Orli
Collis Hortorum facilmente deducesi la etimologia ri-
cordando gli Orti sontuosi di Sallustio, Lucullo, e Do-
mizio che lo coprirono, come oggi la parte esterna di
esso è occupata dalla magnifica villa Borghese. Non co-
sì chiara però è la etimologia del nome Pincio, che og-
gi porta. Leggesi in Cassiodoro Par. lib. III. ep. X.
una lettera diretta a Feste Patrizio a nome di Teodo-
rico di spedire a Ravenna per mezzo de’ vetturali i mar-
mi toiti dalla casa Pinciana : atque ideo magnitudini
tuae praesenti admonitioni declaramus, ut marmora
quae de domo Pinciana constai esse deposila ad Ra-
vennatem urbem per Catabolenses vostra ordinatione
dìrigantur : ed il Donati nel Supplemento Muratoria-
no pag. CCXXL n. 6 riferisce una epigrafe, che ricor-
da f Aqva Piìnciaìva d. n. Valentiniani Avg. Questi due
documenti mostrano la esistenza di una Domus e di
un’ A qua Pinciana fino dal secolo IV e V della era
volgare in Roma, la quale ebbe nome forse da un Pin-
cius ignoto per altri documenti ; così Pinciana nel se-
colo VI troviamo chiamata la porta, che ritiene anco-
ra tal nome, e ciò per testimonianza di Procopio Guer-
ra Gotica lib. I. c. XV. XXIIL lib. IL c. II. IX. for-
se perchè prossima a quella Domus Pinciana, Anasta-
mavasi Mons Calvarellus, come si trae dall’ inventario
de’ beni della chiesa di s. Giovanni a Porta Latina in-
serito dal Crescimbeni nella storia di quella chiesa
p.203;documento che rimonta ai tempi di Bonifacio Vili,
che morì, come è noto l’anno 1303. Le lacinie di s.
Croce in Gerusalemme , di porta Maggiore , ed altre
adjacenti si considerano come parte delle Esquilie, quan-
tunque ne siano disgiunte, e probabilmente sotto que-
sta denominazione corninone vennero comprese dagli an-
tichi. Nel rimanente quanto alla loro natura non diffe-
riscono dagli altri colli adiacenti. Del colle degli Orli
Collis Hortorum facilmente deducesi la etimologia ri-
cordando gli Orti sontuosi di Sallustio, Lucullo, e Do-
mizio che lo coprirono, come oggi la parte esterna di
esso è occupata dalla magnifica villa Borghese. Non co-
sì chiara però è la etimologia del nome Pincio, che og-
gi porta. Leggesi in Cassiodoro Par. lib. III. ep. X.
una lettera diretta a Feste Patrizio a nome di Teodo-
rico di spedire a Ravenna per mezzo de’ vetturali i mar-
mi toiti dalla casa Pinciana : atque ideo magnitudini
tuae praesenti admonitioni declaramus, ut marmora
quae de domo Pinciana constai esse deposila ad Ra-
vennatem urbem per Catabolenses vostra ordinatione
dìrigantur : ed il Donati nel Supplemento Muratoria-
no pag. CCXXL n. 6 riferisce una epigrafe, che ricor-
da f Aqva Piìnciaìva d. n. Valentiniani Avg. Questi due
documenti mostrano la esistenza di una Domus e di
un’ A qua Pinciana fino dal secolo IV e V della era
volgare in Roma, la quale ebbe nome forse da un Pin-
cius ignoto per altri documenti ; così Pinciana nel se-
colo VI troviamo chiamata la porta, che ritiene anco-
ra tal nome, e ciò per testimonianza di Procopio Guer-
ra Gotica lib. I. c. XV. XXIIL lib. IL c. II. IX. for-
se perchè prossima a quella Domus Pinciana, Anasta-