368 Acquedotti
Or venendo al monumento ancora superstite di que-
st’ acquedotto, del quale feci menzione di sopra, è que-
sto un’ arco interrato di travertino, analogo pei’ la co-
struzione e per lo stile a quello dell’ acqua Claudia a
porla Maggiore, il quale è nel cortile del palazzo ac-
canto a quello del marchese del Bufalo presso il Colle-
gio Nazzareno. Sull’ attico di quest’ arco a lettere cu-
bitali si legge la iscrizione seguente riferita da molti to-
pografi di Roma, dalla quale apprendiamo come Clau-
dio nella quinta sua potestà tribunicia , cioè 1’ anno di
Roma 799 e della era volgare 46, dopo essere stato ac-
clamato imperadore nove volte, essere stato console tre
volte, e designato per la quarta, avea rifatto dalle fon-
damenta gli archi dell’Acqua Vergine, distrutti da Ca-
ligola suo predecessore:
TI . CLAVDIVS • DRVSI . F . CAESAR . AVGVSTVS . GERMANICVS
PONTIFEX . MAXIM . TRIB . FOT . V . IMP . XI. P . P . COS . III. DESIO . IIII
ABCVS . DVGTVS . AQVAE . VIRG1NIS . DISTVRBATOS . PER . G . CAESAREM
A . FVNDAMENTIS . NOVOS • FECIT . AC . RESTITVIT
A compimento di quest’articolo rimane, che io deter-
mini l’uso e la pertinenza di alcuni avanzi, che sebbene
entrino nella categoria di quelli indicati finora, nulla-
dimeno non si conosce a quali acquedotti positivamente
appartengano, e perciò non ne fu discorso. Nella vigna
stessa, nella quale sono gli avanzi del così detto tempio
di Minerva Medica, e del castello dell’ acqua Claudia
descritto a suo luogo, sono fra que’ due monumenti le
vestigia di una gran conserva di opera laterizia del III.
secolo della era volgare, molto malmenati dagli uomini,
i quali dal Piranesi Antichità dì Roma T. I. p. 16.
n. 125. vennero designati col nome di Ninfèo di Set-
timio Severo, aggiungendo che a’ suoi dì vi apparivano
ancora le traccio delle fistole ed altri forami pel pas-
saggio dell’ acqua. Egli confuse Settimio con Alessandro
Or venendo al monumento ancora superstite di que-
st’ acquedotto, del quale feci menzione di sopra, è que-
sto un’ arco interrato di travertino, analogo pei’ la co-
struzione e per lo stile a quello dell’ acqua Claudia a
porla Maggiore, il quale è nel cortile del palazzo ac-
canto a quello del marchese del Bufalo presso il Colle-
gio Nazzareno. Sull’ attico di quest’ arco a lettere cu-
bitali si legge la iscrizione seguente riferita da molti to-
pografi di Roma, dalla quale apprendiamo come Clau-
dio nella quinta sua potestà tribunicia , cioè 1’ anno di
Roma 799 e della era volgare 46, dopo essere stato ac-
clamato imperadore nove volte, essere stato console tre
volte, e designato per la quarta, avea rifatto dalle fon-
damenta gli archi dell’Acqua Vergine, distrutti da Ca-
ligola suo predecessore:
TI . CLAVDIVS • DRVSI . F . CAESAR . AVGVSTVS . GERMANICVS
PONTIFEX . MAXIM . TRIB . FOT . V . IMP . XI. P . P . COS . III. DESIO . IIII
ABCVS . DVGTVS . AQVAE . VIRG1NIS . DISTVRBATOS . PER . G . CAESAREM
A . FVNDAMENTIS . NOVOS • FECIT . AC . RESTITVIT
A compimento di quest’articolo rimane, che io deter-
mini l’uso e la pertinenza di alcuni avanzi, che sebbene
entrino nella categoria di quelli indicati finora, nulla-
dimeno non si conosce a quali acquedotti positivamente
appartengano, e perciò non ne fu discorso. Nella vigna
stessa, nella quale sono gli avanzi del così detto tempio
di Minerva Medica, e del castello dell’ acqua Claudia
descritto a suo luogo, sono fra que’ due monumenti le
vestigia di una gran conserva di opera laterizia del III.
secolo della era volgare, molto malmenati dagli uomini,
i quali dal Piranesi Antichità dì Roma T. I. p. 16.
n. 125. vennero designati col nome di Ninfèo di Set-
timio Severo, aggiungendo che a’ suoi dì vi apparivano
ancora le traccio delle fistole ed altri forami pel pas-
saggio dell’ acqua. Egli confuse Settimio con Alessandro