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Nibby, Antonio
Roma nell'anno 1838: descritta da Antonio Nibby (Parte 1): Antica — Roma: Tipografia delle belle arti, 1838

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https://doi.org/10.11588/diglit.68900#0391
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Ninfèo di Alessandro 369
Severo, il quale certamente edificò un Ninfèo entro i
limiti della V. regione, o Esquilina, dove appunto tro-
vatisi questi avanzi. Imperciocché in Rufo, Vittore, e
nella Notizia dell’Impero concordemente s’inserisce /ral-
le fabbriche di questa regione un Nymplieiun Divi Ale-
ssandri. Essendo la costruzione analoga ad altre opere
di quel tempo, e presentando la fabbrica vestigia di un
ninfeo, parrai che la denominazione di Ninfèo di Ales-
sandro Severo possa adottarsi.
Un’altra conserva di costruzione laterizia analoga
ad altri avanzi degli Orti Variani costrutti da Elagaba-
lo, e dentro i limiti di quelli, vedesi entro la vigna Con-
ti rasente la via di porta Maggiore, fra questa porta e
la chiesa di s. Croce in Gerusalemme : il Tiranesi , e
dopo lui il Venuti, ed altri topografi posteriori la de-
signano, come pertinente alle Terme di s. Elena, poi-»
chè nella stessa vigna un brano d’ iscrizione monumen-
tale esisteva , retta da due vittorie in bassorilievo , di
cui il Ficoroni Vestigio di Roma Antica p. 122 pub-
blicò il disegno. Il frammento secondo questo disegno
era il seguente :
D . N . HELENA . VEI VG . MAT . . .
AVIA . BEATIS .
THERM . . .ESTRV ....
Questa fu trasportata sul finire del secolo passato nel-
la sala a croce greca del Museo Vaticano e ristaurata
così :
D. N. HELENA. VENERABILE. DOMINI. N. CONSTANTINI. AVG. MATER. ET
AVIA. BEATISSIMO!!. ET. FLORENTISSIMOR. CAESAT.VM. NOSTRORVM
THERMAS. INCENDIO. DESTRVCTAS. RESTITVIT
Essendo questa iscrizione fuor di luogo ed opponendo-
si la costruzione della conserva per supporla opera de’
tempi costantiniani, questa lapide non può dar peso al-
la denominazione commune.
 
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