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Nibby, Antonio
Roma nell'anno 1838: descritta da Antonio Nibby (Parte 1): Antica — Roma: Tipografia delle belle arti, 1838

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https://doi.org/10.11588/diglit.68900#0432
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410 Anfiteatro Fl.avio
di Teodorico re d’Italia : Cassiodoro, scrittore contem-
poraneo e segretario di quel re narra nella cronaca, che
Irai giuochi dati in tal circostanza ne furono celebrati
degli splendidissimi nell’ Anfiteatro Flavio, dove si die-
dero caccie di belve fatte venire perfino dall’ Affrica:
tnuneribus amphitheatralibus diversi generis feras,
quas praesens aetas prò novitate miraretur exhibuit,
cuius spectaculi voluptates etiam exquisitas affrica
sub devotione transmisit. Questo medesimo scrittore
mostra, che altri giuochi vi diede 1’ anno 523 Anici»
Massimo, anche egli nell’ assumere il consolato, e que-
sti sono gli ultimi de’ quali rimanga la memoria.
Non molti anni dopo cominciarono le ostilità frai
Goti ed i Greci, nelle quali Roma per circa venti anni
andò soggetta a gravissimi mali, onde non pai’ probabile,
che si pensasse a dar giuochi in que' tempi. Beda scrit-
tore del secolo Vili, indica che a’suoi dì l’anfiteatro
era ancora intiero con quella frase ben nota: Quamdìu
stabit Coliseus stabit et Roma : quando cadet Coli-
seus cadet et Roma : quando cadet Roma cadet et
Mundus. Coll, de bell. c. III. e si noti il nome di Co-
liseus, che per la prima volta apparisce, nome derivante
dalla mole sua colossale, e non dal colosso di Nerone,
che a’ tempi di Beda certamente più non esisteva. Tre
buoni secoli di vuoto rimangono nella storia dell’ anfi-
teatro, che sul finire del secolo XI. incontrò la sorte
di altre grandi fabbriche dell’ antica Roma, quella cioè
di essere ridotto a fortezza feudale, la quale nell’anno
1130 era di già in potere de’ Frangipani, allorché vi si
ricoverò papa Innocenzo II. co’ suoi fratelli, siccome leg-
gesi nella sua vita scritta dal card, di Aragona e data
in luce dal Muratori Rerum Italie. Script. Tomo III.
P. I. Ivi quel papa fu assalito da Pietro figlio di Pier
Leone, ma la mole resistette agli assalti di quella fazione,
 
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