Sepolcro di Adriano 515
secolo XV e durante la metà del secolo susseguente ri-
manevano ancora alcune delle iscrizioni come su notato
di sopra, e parte del rivestimento della base quadrata.
Celebre è la difesa che fece l'anno 1527 centra le orde
del contestabile Borbone. Partiti ! barbari le fortifica-
zioni furono accresciute , e sotto papa Paolo III. succes-
sore di Clemente, che vi era rimasto assediato , il ca-
stellano Tiberio Crispo poscia cardinale , rinnovò tutta
la parte superiore e rifece loggie, camere, sale ed ap-
partamenti per poter meglio ricevere il papa , quando
vi andava; e così fatte molte stanze ed altri ornamenti
con ordine e disegni di Raffaello da Montelupo , e poi
in ultimo di Antonio da Sangallo secevi sare di stucco
Rassaello una loggia, ecl egli vi sece l'angelo di mar-
mo figura di sei braccia , posta in cima al castello
sull'ultimo torrione; e così sece dipingere detta loggia
a Girolamo Sermoneta che è quella che volta verso i
Prati, che finita su poi: il resto delle stanze dato par-
te a Lazio Romano , ed in ultimo le sale ed altre
camere importanti sece Perino, parte di sua mano , e
parte fu satto da altri con suoi cartoni. La sala è
molto vaga e bella lavorata di stucchi e tutta piena
d' istorie /Ornane satte da' suoi giovani ed assai di
mano di Marco da Siena discepolo di Domenico Bec-
casumi, ecl in certe stanze sono sregiature bellissime.
Fin qui Vasari nella vita di Perino del Vaga scolaro di
Raffaello da Urbino, il quale aggiunge che fece molte
volte i pennoni delle trombe, le bandiere del castello,
e quelle dell'armata della religione. La pianta del Bu-
falini dell'anno 1551 ci presenta lo stato del castello,
ossia della mole Adriana in quel tempo, cioè la massa
rotonda vedesi difesa da quattro torrioni negli angoli del
basamento quadrato legati insieme dalla cortina, clie ver^
so il ponte è triplice e nella intermedia fra queste u^
secolo XV e durante la metà del secolo susseguente ri-
manevano ancora alcune delle iscrizioni come su notato
di sopra, e parte del rivestimento della base quadrata.
Celebre è la difesa che fece l'anno 1527 centra le orde
del contestabile Borbone. Partiti ! barbari le fortifica-
zioni furono accresciute , e sotto papa Paolo III. succes-
sore di Clemente, che vi era rimasto assediato , il ca-
stellano Tiberio Crispo poscia cardinale , rinnovò tutta
la parte superiore e rifece loggie, camere, sale ed ap-
partamenti per poter meglio ricevere il papa , quando
vi andava; e così fatte molte stanze ed altri ornamenti
con ordine e disegni di Raffaello da Montelupo , e poi
in ultimo di Antonio da Sangallo secevi sare di stucco
Rassaello una loggia, ecl egli vi sece l'angelo di mar-
mo figura di sei braccia , posta in cima al castello
sull'ultimo torrione; e così sece dipingere detta loggia
a Girolamo Sermoneta che è quella che volta verso i
Prati, che finita su poi: il resto delle stanze dato par-
te a Lazio Romano , ed in ultimo le sale ed altre
camere importanti sece Perino, parte di sua mano , e
parte fu satto da altri con suoi cartoni. La sala è
molto vaga e bella lavorata di stucchi e tutta piena
d' istorie /Ornane satte da' suoi giovani ed assai di
mano di Marco da Siena discepolo di Domenico Bec-
casumi, ecl in certe stanze sono sregiature bellissime.
Fin qui Vasari nella vita di Perino del Vaga scolaro di
Raffaello da Urbino, il quale aggiunge che fece molte
volte i pennoni delle trombe, le bandiere del castello,
e quelle dell'armata della religione. La pianta del Bu-
falini dell'anno 1551 ci presenta lo stato del castello,
ossia della mole Adriana in quel tempo, cioè la massa
rotonda vedesi difesa da quattro torrioni negli angoli del
basamento quadrato legati insieme dalla cortina, clie ver^
so il ponte è triplice e nella intermedia fra queste u^