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ARTICOLO XVI.
DELLE VIE, e de' VICI , e di ALCUNI MONU-
MENTI NON COMPRESI NEGLI ARTICOLI
PRECEDENTI.
Le quattordici regioni di Roma antica erano sud-
divise in vici come apprendiamo da Svetonio in Au-
gusto c. XXX. da Plinio Hist. Nat. lib. III. c. IX. e
da Tacito Annal. lib. XV. c. XL. La differenza fra
via e picus consisteva in questo, che per via intende-
vasi soltanto il lastricato della strada, e per vicus il ca-
seggiato che la siancheggiava. I nomi de'vici di cinque
regioni di Roma, cioè della I. X. XII. XIII. e XIV. ci
sono stati conservati dal famoso piedestallo adrianèo,
come fu notato nella introduzione, piedestallo che si ve-
de ora nel palazzo de'Conservatori: e questi medesimi
nomi sono riportati da Vittore, e da Ruso, il quale inol-
tre ricorda quelli della III, IV, V, VI, VII, ed XI,
mancano quelli della II, quasi tutti quelli della VIII, e
quelli della IX. Voler rintracciar geometricamente la
direzione di ciascun vico ricordato dagli scrittori so-
vraccitati nella confusione avvenuta ne'tempi bassi è im-
presa non solo ardua, ma per la mancanza dedumi in
che ci troviamo impossibile. Laonde dovremo conten-
tarci di darne soltanto la nomenclatura secondo le re-
gioni di Roma, seguendo l'ordine del piedestallo capi-
tolino e de'cataloghi ricordati di sopra.
La prima regione contenne quelli detti Camenarum
dalla prossimità del tempio delle Camene, Drusianus
dall'arco di Druse, Sulpicius ulterior, Sulpicius cite-
rior, Fortunae Obsequentis, Pulverarius, Honoris et
Firtutis dal tempio di questo nome, Triurn Ararum,
e Fabricius. Que'della seconda non ci sono noti. Quelli
ARTICOLO XVI.
DELLE VIE, e de' VICI , e di ALCUNI MONU-
MENTI NON COMPRESI NEGLI ARTICOLI
PRECEDENTI.
Le quattordici regioni di Roma antica erano sud-
divise in vici come apprendiamo da Svetonio in Au-
gusto c. XXX. da Plinio Hist. Nat. lib. III. c. IX. e
da Tacito Annal. lib. XV. c. XL. La differenza fra
via e picus consisteva in questo, che per via intende-
vasi soltanto il lastricato della strada, e per vicus il ca-
seggiato che la siancheggiava. I nomi de'vici di cinque
regioni di Roma, cioè della I. X. XII. XIII. e XIV. ci
sono stati conservati dal famoso piedestallo adrianèo,
come fu notato nella introduzione, piedestallo che si ve-
de ora nel palazzo de'Conservatori: e questi medesimi
nomi sono riportati da Vittore, e da Ruso, il quale inol-
tre ricorda quelli della III, IV, V, VI, VII, ed XI,
mancano quelli della II, quasi tutti quelli della VIII, e
quelli della IX. Voler rintracciar geometricamente la
direzione di ciascun vico ricordato dagli scrittori so-
vraccitati nella confusione avvenuta ne'tempi bassi è im-
presa non solo ardua, ma per la mancanza dedumi in
che ci troviamo impossibile. Laonde dovremo conten-
tarci di darne soltanto la nomenclatura secondo le re-
gioni di Roma, seguendo l'ordine del piedestallo capi-
tolino e de'cataloghi ricordati di sopra.
La prima regione contenne quelli detti Camenarum
dalla prossimità del tempio delle Camene, Drusianus
dall'arco di Druse, Sulpicius ulterior, Sulpicius cite-
rior, Fortunae Obsequentis, Pulverarius, Honoris et
Firtutis dal tempio di questo nome, Triurn Ararum,
e Fabricius. Que'della seconda non ci sono noti. Quelli