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'51$ Sepolcri
indicato, ed illuminata da quattro trombini piramidali
i quali per le costruzioni posteriori sono rimasti ostrui-
ti. Questa via sembra essere quella che Teodorico da
Niem designa col nome di parecchi cunicoli , plures
meatus, poiché prima che venisse sgombrata scenden-
dovi dai trombimi non si poteva avere una idea, che
sosse una sola strada. E questa servì di prigione tristis-
sima ne'tempi andati , calandovi i rei dai trombini, e
dalla descrizione di Benvenuto Cellini nella sua vita
libro IL c. XIII. pare che egli in questo stesso sotter-
raneo sosse rinchiuso l'anno 1539. La camera centrale
costrutta di travertini e divisa in quattro nicchie ve-
niva attraversata dalla spirale, la quale ivi oggi rimane
interrotta: in mezzo a questa era il vaso contenente le
ceneri di Adriano, ed intorno nelle nicchie quelli de-
gli altri imperadori, o membri della samiglia imperia-
le; c questa camera oggi è tagliata dalla scala che con-
duce alle parti superiori del castello.
SEPOLCRO DE' SERVI, E LIBERTI DEGLI
ARRUNZII. Questo monumento entra nella categorìa de'
Colombarii. Esso è nella ultima vigna a sinistra prima
di uscire dalla porta Maggiore, e fu scoperto verso la
metà del secolo passato. Il Tiranesi che lo vide nella
sua integrità ne diede tutti i particolari in nove tavole
nel secondo tomo delle Antichità, e pare che fosse pie-
namente conservato; le volte erano ornate di belli stuc-
chi , i monumenti stavano ai loro posti, le iscrizioni
non erano rimosse , e da queste appariva , che Lucio
Arrunzio personaggio lodato da Tacito, che fu console
l'anno 6 della era volgare e si uccise l'anno 37 conce-
dette questo sepolcro ai suoi servi e liberti^ Appartiene
pertanto questo monumento alla epoca di Tiberio, e la
costruzione di opera reticolata si trova persettamente
analoga a quella delle celle dei Castra Praetoria, fab-
 
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