Tempio dιVaneaE E RομΛ 729
rimasti in piedi. Ora poco dopo lo smantellamento del
tempio avvenuto, come indicessi, circa l'anno 625, pres-
so di esso fu edificata la chiesa dedicata a s. Maria,
che fin dal secolo VIII. ebbe il cognome di Antiqua
come mostra Anastasio, nella vita di Giovanni VII. e
che poscia fu detta Nova. Imperciocché mentre quel
biografo ripetutamente la dice Antiqua nelle vite di
Leone III. e di Benedetto III. che l'arricchirono di do-
ni, da questo medesimo scrittore apprendiamo, che Leo-
ne IV. predecessore di Benedetto III. l'avea rifabbrica-
ta senza però perdere l'epiteto originale. Ma Γ autore
della vita di Niccolò 1. attribuita a Pandolfo Pisano
mentre mostra che quel papa adornolla di pitture e di
altri lavori dice, che di Antiqua a'suoi dì chiamavasi
Nova: Ecclesiani autem Dei Genetricis, semperque vir-
ginis Mariae, quae primitus ANTIQNA, nunc au-
tem, NONA vocatur, guani dominus Leo papa a sun-
damentis construxerat, secl picturis eani minime de-
coraverat, iste etc. R. I. S. T. III. P. II. col. 304. Ora
Pandolso scrivea sul sinire del secolo XII. ed appunto
questa chiesa era stata di recente riedificata dopo la
metà di quel secolo da papa Alessandro III. nell' anno
1161, secondo il Cardinale di Aragona in Nita Alexan-
dri III. presso i Reruni Italicar. Script. T. III. P. I.
col. 451. Oltre questa chiesa, un'altra pure ivi ne sor-
se sotto Paolo I. circa l'anno 760, sulla via sacra, e
presso il tempio di Roma, che solo per equivoco de'
trascrittori di Anastasio nella vita di quel pontefice, di-
cesi di Romulo, ad onore degli apostoli Pietro e Paolo,
dove credevasi che i santi si fossero inginocchiati, la-
sciando le orme delle ginocchia sulla dura selce della
via stessa, le quali divotamente conservansi nella odier-
na chiesa di s. Francesca, che occupa il sito delle due
chiese primitive. In que'giorni di massimo decadimento
rimasti in piedi. Ora poco dopo lo smantellamento del
tempio avvenuto, come indicessi, circa l'anno 625, pres-
so di esso fu edificata la chiesa dedicata a s. Maria,
che fin dal secolo VIII. ebbe il cognome di Antiqua
come mostra Anastasio, nella vita di Giovanni VII. e
che poscia fu detta Nova. Imperciocché mentre quel
biografo ripetutamente la dice Antiqua nelle vite di
Leone III. e di Benedetto III. che l'arricchirono di do-
ni, da questo medesimo scrittore apprendiamo, che Leo-
ne IV. predecessore di Benedetto III. l'avea rifabbrica-
ta senza però perdere l'epiteto originale. Ma Γ autore
della vita di Niccolò 1. attribuita a Pandolfo Pisano
mentre mostra che quel papa adornolla di pitture e di
altri lavori dice, che di Antiqua a'suoi dì chiamavasi
Nova: Ecclesiani autem Dei Genetricis, semperque vir-
ginis Mariae, quae primitus ANTIQNA, nunc au-
tem, NONA vocatur, guani dominus Leo papa a sun-
damentis construxerat, secl picturis eani minime de-
coraverat, iste etc. R. I. S. T. III. P. II. col. 304. Ora
Pandolso scrivea sul sinire del secolo XII. ed appunto
questa chiesa era stata di recente riedificata dopo la
metà di quel secolo da papa Alessandro III. nell' anno
1161, secondo il Cardinale di Aragona in Nita Alexan-
dri III. presso i Reruni Italicar. Script. T. III. P. I.
col. 451. Oltre questa chiesa, un'altra pure ivi ne sor-
se sotto Paolo I. circa l'anno 760, sulla via sacra, e
presso il tempio di Roma, che solo per equivoco de'
trascrittori di Anastasio nella vita di quel pontefice, di-
cesi di Romulo, ad onore degli apostoli Pietro e Paolo,
dove credevasi che i santi si fossero inginocchiati, la-
sciando le orme delle ginocchia sulla dura selce della
via stessa, le quali divotamente conservansi nella odier-
na chiesa di s. Francesca, che occupa il sito delle due
chiese primitive. In que'giorni di massimo decadimento