Teatro di Marcello 595
ctacula saepe obiit theatrum marcelli reficere
voluit: passo che mostra avere il teatro a quella epo-
ca tanto sofferto da esser divenuto inservibile, e che in-
dica non essere stato per allora risarcito. Ma che lo
fosse dopo, e che §,rvisse ancora sul principio del quin-
to secolo lo dichiara Ausonio nel passo riportato di so-
pra nel poema de sette Saggi v. 39, e lo fanno cono-
scere i regionarii, frai quali Vittore dice, che avea la
capacità di contenere 30 mila spettatori. L'anonimo di
Mabillon nel principio del secolo IX lo ricorda col so-
lo nome di τhEatRUM senza l'aggiunta di Marcello: im-
perciocché descrivendo la strada da s. Pietro a s. Pao-
lo, dopo avere indicato la chiesa di s. Lorenzo in Da-
maso, il teatro di Pompeo, il portico e cripta di Bal-
bo, la chiesa di s. Angelo in Pescaria ed il tempio di
Giove, dice in denterà theatrum: iteruni per porti-
clini liscine acl Elepliantum: inde per Scholani Grae-
corum: ibi in sinistra ecclesia Graecoruin, cioè 3.
Maria in Cosmedin ec. Dopo la morte di Gregorio VII.
avvenuta l'anno 1086 fu questo teatro ridotto a fortez-
za e chiuso entro le case di Pier Leone, personaggio mol-
to potente in que'giorni, il quale diè ricovero in que-
sto suo castello a papa Urbano IL l'anno 1099, ed in
esso questi morì come ne apprende Pandolfo Pisano nella
sua vita: Qui {Urbanus) ... apud ecclesiani sancti Nicolai
in Carcere in donio Petri Leonis... animani Deo reddi-
dit. Tale era la potenza di costui, che allorquando il succes-
sore di Urbano Pasquale II. lasciò Roma per andare nella
Puglia commise a lui, ed a Leone Frangipane il governo
di Roma secondo lo stesso biografo nella vita di quel
papa: Petro Leonis et Leoni Fragepanis urbe et urba-
na ... tuenda commisit. Questo stesso storico mostra, che
nella sedizione avvenuta l'anno 1116 per la creazione
del prefetto di Roma , carica alla quale Pietro Leone
ctacula saepe obiit theatrum marcelli reficere
voluit: passo che mostra avere il teatro a quella epo-
ca tanto sofferto da esser divenuto inservibile, e che in-
dica non essere stato per allora risarcito. Ma che lo
fosse dopo, e che §,rvisse ancora sul principio del quin-
to secolo lo dichiara Ausonio nel passo riportato di so-
pra nel poema de sette Saggi v. 39, e lo fanno cono-
scere i regionarii, frai quali Vittore dice, che avea la
capacità di contenere 30 mila spettatori. L'anonimo di
Mabillon nel principio del secolo IX lo ricorda col so-
lo nome di τhEatRUM senza l'aggiunta di Marcello: im-
perciocché descrivendo la strada da s. Pietro a s. Pao-
lo, dopo avere indicato la chiesa di s. Lorenzo in Da-
maso, il teatro di Pompeo, il portico e cripta di Bal-
bo, la chiesa di s. Angelo in Pescaria ed il tempio di
Giove, dice in denterà theatrum: iteruni per porti-
clini liscine acl Elepliantum: inde per Scholani Grae-
corum: ibi in sinistra ecclesia Graecoruin, cioè 3.
Maria in Cosmedin ec. Dopo la morte di Gregorio VII.
avvenuta l'anno 1086 fu questo teatro ridotto a fortez-
za e chiuso entro le case di Pier Leone, personaggio mol-
to potente in que'giorni, il quale diè ricovero in que-
sto suo castello a papa Urbano IL l'anno 1099, ed in
esso questi morì come ne apprende Pandolfo Pisano nella
sua vita: Qui {Urbanus) ... apud ecclesiani sancti Nicolai
in Carcere in donio Petri Leonis... animani Deo reddi-
dit. Tale era la potenza di costui, che allorquando il succes-
sore di Urbano Pasquale II. lasciò Roma per andare nella
Puglia commise a lui, ed a Leone Frangipane il governo
di Roma secondo lo stesso biografo nella vita di quel
papa: Petro Leonis et Leoni Fragepanis urbe et urba-
na ... tuenda commisit. Questo stesso storico mostra, che
nella sedizione avvenuta l'anno 1116 per la creazione
del prefetto di Roma , carica alla quale Pietro Leone