650 Templi
c. XXIV; ed ivi pure adunavasi per decretare il trion-
so domandato dai capitani romani come fece l'anno 546
con Marco Livio e Cajo Porcio secondo lo stesso sto-
rico lib. XXVIII. c. IX: con Lucio Furio l'anno 553.
lib. XXXI. c. XLVI : con Cneo Manlio lib. XXXVIII.
c. XLV. ranno 566 : e con Tiberio Sempronio Grac-
co e Lucio Postumio Albino lib. XLI. c. VI l'anno 575.
In questo tempio medesimo erasi radunato il senato
l'anno 671 nel tristissimo avvenimento dell'ingresso di
Siila in Roma , allorché udì le strida di quelle migliaja
di soldati mariani, che si erano arresi col patto di aver
salva la vita, e che nulladimeno, disarmati, ed a san-
gue freddo, vennero scannati per ordine di quel fero-
ce vincitore dopo la fede data , e mentre entrava nel
tempio ; ed aggiungendo alla mala fede il sarcasmo,
in vedere lo sbigottimento dell'adunanza rispose, con-
tinuassero tranquillamente la loro sessione, non badasi
sero a quelle grida prodotte da soldati che si punivano
per avere mancato ai loro doveri : scena che si legge
descritta da Appiano e da Plutarco nella vita di Siila.
Marco Antonino, secondo Dione lib. LXXI. c. XXXIII.
nel partire per la guerra centra i barbari che stanzia-
vano sulla riva sinistra del Danubio, e che egli chiama
Sciti, la quale fu la ultima della sua vita rinnovò la ce-
remonia di lanciar l'asta. Dopo quella epoca non si ri-
corda questo tempio, che dai regionarii.
TEMPIO DELLE CAMENE. Frai templi più antichi
di Roma dee contarsi quello che negli scrittori viene
indicato col nome Aedes Camenarum, il quale era suo-
ri delle mura, ma così prossimo alla porta Capena, pun-
to determinato, che fralle etimologie che di quella por-
ta si davano vi fu pur quella che fosse così detta per-
chè stava ad Canienas, come mostra lo scoliaste di
Giovenale Sat. III. ν. 11. Quel tempio era in un bosco
c. XXIV; ed ivi pure adunavasi per decretare il trion-
so domandato dai capitani romani come fece l'anno 546
con Marco Livio e Cajo Porcio secondo lo stesso sto-
rico lib. XXVIII. c. IX: con Lucio Furio l'anno 553.
lib. XXXI. c. XLVI : con Cneo Manlio lib. XXXVIII.
c. XLV. ranno 566 : e con Tiberio Sempronio Grac-
co e Lucio Postumio Albino lib. XLI. c. VI l'anno 575.
In questo tempio medesimo erasi radunato il senato
l'anno 671 nel tristissimo avvenimento dell'ingresso di
Siila in Roma , allorché udì le strida di quelle migliaja
di soldati mariani, che si erano arresi col patto di aver
salva la vita, e che nulladimeno, disarmati, ed a san-
gue freddo, vennero scannati per ordine di quel fero-
ce vincitore dopo la fede data , e mentre entrava nel
tempio ; ed aggiungendo alla mala fede il sarcasmo,
in vedere lo sbigottimento dell'adunanza rispose, con-
tinuassero tranquillamente la loro sessione, non badasi
sero a quelle grida prodotte da soldati che si punivano
per avere mancato ai loro doveri : scena che si legge
descritta da Appiano e da Plutarco nella vita di Siila.
Marco Antonino, secondo Dione lib. LXXI. c. XXXIII.
nel partire per la guerra centra i barbari che stanzia-
vano sulla riva sinistra del Danubio, e che egli chiama
Sciti, la quale fu la ultima della sua vita rinnovò la ce-
remonia di lanciar l'asta. Dopo quella epoca non si ri-
corda questo tempio, che dai regionarii.
TEMPIO DELLE CAMENE. Frai templi più antichi
di Roma dee contarsi quello che negli scrittori viene
indicato col nome Aedes Camenarum, il quale era suo-
ri delle mura, ma così prossimo alla porta Capena, pun-
to determinato, che fralle etimologie che di quella por-
ta si davano vi fu pur quella che fosse così detta per-
chè stava ad Canienas, come mostra lo scoliaste di
Giovenale Sat. III. ν. 11. Quel tempio era in un bosco