s. Andrea delle Fratte 77
rissime : il quadro rappresenta la Madonna del Rosario
con altri santi, bella opera del Baldi nominato di sopra.
Dirimpetto a questo è l’altare di s. Torribio ornato di
due colonne di breccia rossa: il quadro fu dipinto se-
condo il Titi dal Trevisani. Presso questo altare a si-
nistra affisso al muro è il deposito del card. Haeffelin
morto ministro della corte di Baviera presso la s. Sede,
e postogli dal suo nipote il consigliere Melhem. Entrando
nella nave minore a destra nella cappella in fondo Laz-
zaro Baldi che la dipinse tutta vi rappresentò fatti della
vita di s. Carlo, e di s. Filippo Neri. L’ ultimo altare
contiene un quadro attribuito al Mola e rappresentante
s. Giovanni Battista : esso è ornato di due colonne di
portasanta.
S. ANDREA DELLE FRATTE. Deriva la deno-
minazione volgare di questa chiesa da quello della con-
trada , che fino al secolo XVI. fu coperta di orti cinti
da fratte, o siepi : è nel rione III. detto Colonna, a piè
del monte Pincio: è parrocchiale con convento annesso
de’ pp. minimi di s. Francesco di Paola : ed è juspa-
dronato della famiglia del Bufalo, onde vi si vede l’ar-
ma in rilievo sulla porta maggiore.
La sua fondazione è ignota ; ma è certo che di
già esisteva nel secolo XV. ed allora era posseduta da-
gli Scozzesi, che dopo la riforma l’abbandonarono ed al-
lora fu per alcun tempo uffiziata da una confraternita,
che la teneva Fanno 1574. Sisto V. nel 1 585 la con-
cedette ai pp. minimi, che la ritengono. Ottavio del Bu-
falo, marchese di Fighi ne, come narra la iscrizione po-
sta nella chiesa l’anno 1612 intraprese di riedificarla
così magnìfica come oggi si vede; ma la fabbrica in va-
rie parti rimase imperfetta e specialmente nel campa-
nile che non fu mai intonacato, e nella parte superio-
rissime : il quadro rappresenta la Madonna del Rosario
con altri santi, bella opera del Baldi nominato di sopra.
Dirimpetto a questo è l’altare di s. Torribio ornato di
due colonne di breccia rossa: il quadro fu dipinto se-
condo il Titi dal Trevisani. Presso questo altare a si-
nistra affisso al muro è il deposito del card. Haeffelin
morto ministro della corte di Baviera presso la s. Sede,
e postogli dal suo nipote il consigliere Melhem. Entrando
nella nave minore a destra nella cappella in fondo Laz-
zaro Baldi che la dipinse tutta vi rappresentò fatti della
vita di s. Carlo, e di s. Filippo Neri. L’ ultimo altare
contiene un quadro attribuito al Mola e rappresentante
s. Giovanni Battista : esso è ornato di due colonne di
portasanta.
S. ANDREA DELLE FRATTE. Deriva la deno-
minazione volgare di questa chiesa da quello della con-
trada , che fino al secolo XVI. fu coperta di orti cinti
da fratte, o siepi : è nel rione III. detto Colonna, a piè
del monte Pincio: è parrocchiale con convento annesso
de’ pp. minimi di s. Francesco di Paola : ed è juspa-
dronato della famiglia del Bufalo, onde vi si vede l’ar-
ma in rilievo sulla porta maggiore.
La sua fondazione è ignota ; ma è certo che di
già esisteva nel secolo XV. ed allora era posseduta da-
gli Scozzesi, che dopo la riforma l’abbandonarono ed al-
lora fu per alcun tempo uffiziata da una confraternita,
che la teneva Fanno 1574. Sisto V. nel 1 585 la con-
cedette ai pp. minimi, che la ritengono. Ottavio del Bu-
falo, marchese di Fighi ne, come narra la iscrizione po-
sta nella chiesa l’anno 1612 intraprese di riedificarla
così magnìfica come oggi si vede; ma la fabbrica in va-
rie parti rimase imperfetta e specialmente nel campa-
nile che non fu mai intonacato, e nella parte superio-