484 Chiese
vò nel 1594, e Paolo V. la eresse in archiconfraternita,
Susseguentemente , dopo essere stata in essa chiesa di
s. Biagio sino all’anno 1616, compero un piccolo luogo
propinquo , ampliato poi per la pietà di Bartolommeo
Ruspoli che donò alcune case, e fabbricò la nuova chie-
sa di cui parliamo con architetture di Carlo Rainal-
di, e ne pigliò possesso ufficiandola prima dell’ anno
santo 1675.
Nella prima cappella a destra osservasi il quadro
coll’adorazione de’Magi, opera di Gio. Battista Natali cre-
monese, il quale condusse pure i laterali colle storie di
Maria ed anche le altre della volta. Il quadro sull’al-
tare della seconda con s. Ginseppe s. Domenico e la
nostra Donna col Bambino fu eseguito da Giuseppe Ghez-
zi: uno de’laterali ove si rappresenta Abramo in atto di
sacrificare il figliuolo Isacco è opera di Girolamo Trop-
pa; l'altro incontro colla visione di Giacobbe è del Ca-
landrucci. L’architettura della]terza cappella è di Gio.
Battista Contini. La immagine di Maria vergine sull’aL
tare è la titolare della chiesa ; uno de’ quadri laterali
ove è espressa la natività di Maria e 1’ altro incontro
in cui vedesi Γ adorazione de’ Magi furono condotti da
Giuseppe Chiari; la volta è di Niccola Berrettoni; i bu-
sti di marmo, i putti in istucco e gli altri ornati di ri-
lievo son tutte fatiche di Paolo Naldini. Nella cappella
maggiore, architettata dal Rainaldi, ed ornata con colon-
ne di marmo e stucchi dorati, il quadro sull’altare con
la nostra Signora in aria , e gli angioli che recano in
cielo le anime del purgatorio, è un dipinto non isprege-
gevole di Giuseppe Ghezzis i laterali colla risurrezion
di Lazzaro da una parte e Daniello nel lago de’ lioni
dall’altra con tutto il rimanente che vedesi colorito nella
volta sono opere delcav. Benaschi piemontese. Dall’altra
parte dell’aìtar maggiore nella cappella del SS. Croce»
vò nel 1594, e Paolo V. la eresse in archiconfraternita,
Susseguentemente , dopo essere stata in essa chiesa di
s. Biagio sino all’anno 1616, compero un piccolo luogo
propinquo , ampliato poi per la pietà di Bartolommeo
Ruspoli che donò alcune case, e fabbricò la nuova chie-
sa di cui parliamo con architetture di Carlo Rainal-
di, e ne pigliò possesso ufficiandola prima dell’ anno
santo 1675.
Nella prima cappella a destra osservasi il quadro
coll’adorazione de’Magi, opera di Gio. Battista Natali cre-
monese, il quale condusse pure i laterali colle storie di
Maria ed anche le altre della volta. Il quadro sull’al-
tare della seconda con s. Ginseppe s. Domenico e la
nostra Donna col Bambino fu eseguito da Giuseppe Ghez-
zi: uno de’laterali ove si rappresenta Abramo in atto di
sacrificare il figliuolo Isacco è opera di Girolamo Trop-
pa; l'altro incontro colla visione di Giacobbe è del Ca-
landrucci. L’architettura della]terza cappella è di Gio.
Battista Contini. La immagine di Maria vergine sull’aL
tare è la titolare della chiesa ; uno de’ quadri laterali
ove è espressa la natività di Maria e 1’ altro incontro
in cui vedesi Γ adorazione de’ Magi furono condotti da
Giuseppe Chiari; la volta è di Niccola Berrettoni; i bu-
sti di marmo, i putti in istucco e gli altri ornati di ri-
lievo son tutte fatiche di Paolo Naldini. Nella cappella
maggiore, architettata dal Rainaldi, ed ornata con colon-
ne di marmo e stucchi dorati, il quadro sull’altare con
la nostra Signora in aria , e gli angioli che recano in
cielo le anime del purgatorio, è un dipinto non isprege-
gevole di Giuseppe Ghezzis i laterali colla risurrezion
di Lazzaro da una parte e Daniello nel lago de’ lioni
dall’altra con tutto il rimanente che vedesi colorito nella
volta sono opere delcav. Benaschi piemontese. Dall’altra
parte dell’aìtar maggiore nella cappella del SS. Croce»