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Nibby, Antonio
Roma nell'anno 1838: descritta da Antonio Nibby (Parte 1): Moderna — Roma: Tipografia delle Belle Arti, 1839

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https://doi.org/10.11588/diglit.68898#0703
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s. Pbassede 673
Cominciando il giro sotto la nave minore a dirit-
ta si trova prima la cappella di s. Bernardo cardinale
la cui tavola è di Filippo Luzzi : il quadro laterale a
sinistra è di Angiolo Soccorsi , e 1* altro incontro di
Domenico Pestrini; le lunette sono del Soccórsi. Nella
cappella che segue, il quadro dell’altare col Cristo morto
ed altre figure fu eseguito da Gio. de Vecchi; la vol-
ta con diversi spartimenti e un Dio padre nel mezzo
sono opere di Guglielmo Borgognone : le due lunette
dai Iati vennero dipinte da Ciro Ferri, con buon gu-
sto , alla maniera di Pietro da Cortona. La terza cap-
pella è detta della santa colonna. Essa è antichissima ,
e sulla sua porta si legge la memoria della sua erezio-
ne, fatta da Pasquale I., in questi versi .
Paschalis praesulis opus decor fulget in aula ,
Quod pia obtulit vota studuit reddere Deo.
Il nominato pontefice la fabbricò ad onore di san
Zenone, e vi ripose il corpo di lui e quello di s. Va-
lentiniano; ornolla inoltre tanto dentro quanto fuori con
ricchi musaici, i quali, dal 819 circa, ancor si conservano,
e però hanno molta celebrità. La detta cappella altre vol-
te si chiamava orto del paradiso, ed altrimenti, Ma-
rialibera nos a poenis inferni. L’ altare, adorno di due
preziose collonne d'alabastro orientale, ha un’antica im-
magine di nostra Donna, pur di musaico. Dalla parte di-
ritta si custodisce con molta venerazione un’antica co-
lonna di diaspro sanguigno, portata in Roma nel 1223
sotto Onorio III. dal card. Giovanni Colonna , che la
pigliò in Gerusalemme, a causa che eravi una tradizione
per la quale si riteneva, vi fosse stato legato il Salva-
tore quando venne flagellato: essa è alta palmi 3, ed il
luogo ove è riposta fu ornato da Ciriaco Lancetta udi-
 
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